venerdì 17 agosto 2012

Troppo veloce


Ho un miliardo di cose da fare e cerco di non perdere nemmeno un minuto per metterle tutte in fila. 
Come sono abituato, del resto. 
La Svezia però non funziona così. 

In questi giorni, per esempio, sono andato più volte in vari uffici pubblici ed ho riscontrato, ancora una volta, la proverbiale tranquillità che hanno gli svedesi nel posto di lavoro. Sono tutti così incredibilmente sereni, tranquilli, gentili ed affabili. Qualcuno cerca di essere pure spiritoso o di metterti a tuo agio cercando di attaccare bottone. Uno ha cercato di spiegarmi che cosa significa la strada principale della città, un'altra signora invece mi è venuta a raccontare che è vissuta per alcuni anni in Italia (in italiano), eccetera. Insomma, una meraviglia. Io invece corro come un dannato e sembro l'unico Road Runner in un paese di Wile E. Coyote. Con la differenza che a volte lo sfigato sono io. 
Ieri sono andato in un ufficio per chiedere il permesso per la sosta lungo una via vicino a casa mia. L'impiegata mi ha chiesto la patente e io ho tirato fuori quello straccetto rosa fatto 21 anni fa, quindi con la mia foto dell'epoca, con ancora attaccate le marche da bollo in lire che all'epoca erano obbligatorie. Ci sono pure alcuni adesivi conseguenti ad alcuni cambi di residenza. Quando l'ho messa sul bancone, l'impiegata l'ha guardata incuriosita, ma non l'ha voluta nemmeno toccare: le faceva schifo l'idea e continuava a chiedermi se quella era veramente la mia patente. Mi ha dato la definizione di patente e l'ha tradotta in varie lingue e poi mi ha detto: è questa? Sei sicuro? Quando ad un certo punto sembrava convinta e aveva terminato la pratica, ha voluto fare un ultimo tentativo e mi ha chiesto: ipotizziamo che stai guidando e ti ferma la polizia, che documento gli mostri? Questo? 
Appena posso chiedo immediatamente la conversione con quella svedese. 

Per il resto tutto bene. Questa mattina ho fatto il colloquio per il corso di svedese (gratuito per stranieri) e mi hanno piazzato nel corso C (va da A a D) ed inizia giovedì prossimo. Cavolo, neanche un pizzico di riposo. 
Nel frattempo ho risolto il problema che la bambina era stata iscritta ad una scuola anzichè un'altra e altre rognette varie che non vi sto a raccontare per non tediarvi. 
Ed oggi pomeriggio mi sono sorbito 5 ore all'IKEA di Linköping. E ho detto tutto. 

Domani è sabato e spero che almeno nel weekend riesca ad assimilare un po' di quella calma tipica svedese e penso che andrò ad esplorare le zone circostanti la città. 

Be bep 


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