Quando questa mattina sono uscito di casa faceva -2º.
La bicicletta era, come sempre, all´aperto perché qui non ci sono i garages. Ovvero, ci sono, ma a pagamento e comunque non ce ne sono per tutti. Ma questo é un discorso a parte.
Anche qualche settimana fa la termperatura é andata sotto zero, ma questa volta la notte é stata anche molto umida e ho trovato la bicicletta completamente ghiacciata. La sella era protetta da un sacchetto di plastica, ma il resto era rivestito da un sottile strato di ghiaccio. Chissenefrega, ho pensato. E invece appena azionati i freni, quello davanti é rimasto azionato e non c´era verso di farlo ritornare in posizione di riposo.
Siccome era alquanto tardi, sono salito in sella e sono andato a scuola pedalando lo stesso. La situazione tragicomica era che la ruota dietro faceva da ruota motrice e quella davanti da quella frenante. Un attrito bestiale. Inoltre, siccome da una settimana circa ho montato anche il pneumatico con i chiodi sulla ruota davanti, volevo specificare che anche quello contribuisce nel suo piccolo ad aggiungere attrito ad attrito.
Ci mancava solo la dinamo e poi sarebbe servito un motore a scoppio per fare andare avanti il tutto.
Dopo qualche ora di lezione, al momento di ritornare a casa, ho ripreso la bici ed era tornata normale, grazie alla temperatura superiore allo zero.
Ecco che ho capito cosí l´esitenza delle cykel rum. Sono delle case in legno, chiuse a chiave, che servono per ricoverare le biciclette d´inverno. Io, non avendo la chiave, mi sono disinteressato alla cosa, ma ora ne ho capito l´importanza. Mi sono quindi precipitato nell´ufficio della societá che gestisce il quartiere per chiedere anch´io una copia della chiave, ma era chiuso.
Adesso ho imparato la lezione. Come ho capito che freno si dice broms e vedrete che adesso questa parola non me la scordo piú.
E' il motivo per cui qua si usa molto il contropedale come sistema frenante. In aggiunta alla cykel rum, ovviamente! ;)
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