Quando mi sono alzato questa mattina ho acceso subito il computer e sul desktop apparivano queste due icone che mi tengono aggiornato costantemente sulle temperature esterne della mia cittá e di quella dove stavo prima.
Finalmente. Ho pensato. Giá perché non vedevo l´ora di conoscere questo fatidico freddo nordico. Da giorni ero pronto psicologicamente, ma solo oggi ho avuto la prova fisica. Ho accompagnato la bimba a scuola e non mi é sembrato particolarmente freddo. Poi ho preso la bicicletta e sono andato ad uno dei corsi di svedese che frequento.
Ecco, in bici é tutta un´altra cosa. L´aria che ti arriva in faccia e che ti lambisce i lobi delle orecchie non é una meraviglia. Dopo un po´il freddo che mi arrivava sulla fronte mi dava una sensazione quasi di rincitrullimento.
Quando sono arrivato a scuola mi sono sentito un mezzo eroe. A ora di pranzo sono ritornato a casa per un pranzo velocissimo e poi, via, di nuovo in bicicletta per ritornare in centro per l´altro corso di svedese.
Insomma, non solo ho collaudato me stesso al freddo svedese, per lo piú con la bicicletta, ma ho collaudato anche la giacca, i guanti, il cappello e le gomme chiodate della bicicletta.
Come é andata? che il cappello che ho non va bene, ne devo prendere uno che copra le orecchie: avevo i lobi in ipotermia !!!
Cosa si prova? Freddo. Tanto freddo. Sopratutto al ritorno, forse perché ero un po´stanco ma mi sono infreddolito cosí tanto che é da qualche ora che sono a casa e ho anocora qualche brivido. Conto cosí di andare a letto presto come le galline, per scaldarmi.
La temperatura di casa é costante a 21º. Qualche volta va a 20,5º. Peró ci sono un sacco di spifferi, a differenza di alcuni amici che abitano in case piú termicamente isolate ed hanno qualche grado in piú.
Nel frattempo l´ente meteorologo svedese ha detto che non vedró piú temperature con segno positivo fino a marzo. Chi ben comincia, non sempre é a metá dell´opera.
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