mercoledì 29 maggio 2013

Grammatica questa sconosciuta

Mi piacerebbe troppo insegnare l´italiano agli stranieri. Questo non vuol dire che ne abbia le capacitá. Anche l´astronauta mi piacerebbe fare ma credo mi manchi qualcosa nel curriculum. Peró mi sono domandato piú volte come sarei come insegnante di italiano.
Sicuramente inizierei con gli articoli: il lo la i gli le. E cosí si cominciano a sfornare anche un po´di sostantivi. Poi per uscire dalla trappola di fare frasi tipo io Tarzan, tu Cita, sarebbe necessario passare ai verbi e in italiano sono molto complessi. Ci sono quelli in -are, quelli in -ere e quelli in -ire. Giá per spiegare i tempi presenti ci vorrebbe uno specchietto riassuntivo. Poi per fare un po´di frasi servirebbero le preposizioni. Almeno quelle semplici. Poi, con il trascorrere delle settimane e dei mesi, si affrontano altri tempi verbali, come il passato (prossimo, remoto e imperfetto) e poi il futuro con o senza l´ausiliare. E poi le preposizioni articolate, e via via in un crescendo di complessitá. 

Insomma il mio corso si baserebbe sostanzialmente sulla grammatica. Ma é ovvio, non riesco ad immaginarmi un sistema diverso. La grammatica é quasi tutto in una lingua. Sono le regole. 
E invece gli svedesi insegnano la loro lingua con pochissima grammatica. 
E´vero. Non solo per esperienza diretta, ma anche amici che hanno frequentato altri corsi diversi dai miei hanno confermato come i corsi di svedese di solito ti mettono di fronte situazioni che ti obbligano ad intuire la regola e non la regola che ti permette di capire le situazioni. Anche i libri fanno pena da quel punto di vista. E ne ho visti diversi. Gran parte della grammatica che ho imparato, me la sono studiata da solo su internet o con l´ausilio di materiale vario. 

Per esempio la settimana scorsa stavo studiando i verbi irregolari e mi sono accorto che c´erano certe affinitá tra certi ed altri in base alla lettera di dove cade l´accento della radice. Ho fatto una ricerca su internet ed ho trovato un prospetto riepilogativo. Ma non potevano darmelo mesi fa? 
Ma la stessa cosa é successa anche con gli articoli, i condizionali, i plurali, ecc... 

Che strano peró: proprio gli svedesi che sono bravissimi a regolamentare tutto, poi si dimenticano di insegnare le regole della propria lingua. Mah. Peró, devo anche dire, il sistema funziona. In un modo o nell´altro tutti imparano la grammatica lostesso. E allora visto che hanno sempre ragione loro? 

Ma torniamo al mio immaginario corso di italiano. La prima cosa che scriverei sulla lavagna con grande stupore degli alunni é questo é un libro di grammatica.  

6 commenti:

  1. Veramente, anche quando si insegna l'Italiano (o qualunque altra lingua) agli adulti, non si comincia mai dalla grammatica.
    È un sistema che veniva considerato valido quarant'anni fa, ma che si è scoperto non avere troppo valore pedagogico. Inutile concentrarsi su qualcosa di astratto e complicato, l'importante è partire con le cose concrete: il resto viene col tempo.
    La grammatica si insegna a scuola ai bambini che conoscono già la lingua.
    Per gli adulti si preferisce utilizzare un metodo intuitivo, proprio simile a quello utilizzato dai bambini per imparare la lingua: prima impari le frasi e sta a te intuirne il funzionamento. Poi, gli approfondimenti grammaticali arrivano comunque.
    Peraltro, nei mio corsi di svedese alla Folkuniversitet, di grammatica ne abbiamo fatta eccome.

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  2. Italiano in Svezia gli adulti non sono bambini e i sistemi di "40 anni fa" funzionano benissimo.
    Diciamo, invece, che non vogliono insegnare bene lo svedese...
    Infatti, praticamente nessuno straniero sa bene lo svedese - e poi ci si chiede come mai non vengano assorbiti dal mondo lavorativo.
    Senza svedese come si deve il lavoro - a meno che non sia in ambito IT o medico o ingegneristico (ma pure lì c'è crisi, visto che si sono venduti varie aziende) - non lo trovi.
    Da noi i madrelingua stranieri che lavori fanno? Europei, intendo.
    Insegnanti di lingua oppure lavorano presso istituzioni dei propri Paesi d'origine. Quelli che lavorano nei posti da italiani, guarda caso, sanno tutti l'italiano.
    E tu pretendi di trovare lavoro senza sapere lo svedese o con uno svedese a livello bassissimo come quello dei corsi SFI?

    Auguri

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    1. No, seriamente. Le lingue, non solo lo svedese, si insegnano oggi con la grammatica in secondo piano, spesso acquisita in maniera indiretta.
      I vari metodi, dallo Shenker allo Wall Street passando per il Rosetta Stone, utilizzano tutti sistemi di tipo più o meno intuitivo, che favoriscono la conversazione. Nessuno inizia "da un libro di grammatica".
      Per quanto riguarda l'SFI esistono posti dove viene fatto in maniera pessima, altri in cui viene fatto in maniera ottima: bisogna essere fortunati.
      Per imparare bene una lingua ci vuole tempo, qualunque sia la lingua. Lo svedese è più complicato per il fatto di non avere una pronuncia standard e per via di molte irregolarità.
      Io ho comunque molti colleghi immigrati (dall'america latina al marocco) che parlando comunque un ottimo svedese, o, quantomeno, un ottimo skånska.
      Per imparare una linguia bene in tempi strettissimi ci vuole un talento particolare. Peraltro, qualunque sia la lingua, è rarissimo che uno riesca a liberarsi del proprio accento d'origine e non risultare "straniero".

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    2. Beato te che credi ancora alle favole... Lo svedese non te lo insegnano bene apposta, in nessun corso, manco all'università. La pronuncia e la prosodia in svedese sono fondamentali ma non vengono insegnate.
      Chissà come mai...

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  3. Grammatica sì, grammatica no... Preferirei di no ma dico sì. La mia insegnante si impazzisce per trovare - o creare - testi in cui si spieghino le regole grammaticali. Perché in alcuni casi si può andare di istinto, con la pratica. Ma non in tutti. Almeno, non io. Ne sento il bisogno, a volte devo capire come gira il meccanismo per applicarlo, non sempre mi basta farlo girare per capirlo. Però ho la fortuna di un'insegnante con tanti anni di esperienza, madrelingua svedese e che parla perfettamnte italiano, con studi appositi alle spalle, in grado quindi anche di capire di cosa io posso avere bisogno.
    In bocca al lupo

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  4. L'orientamento didattico moderno verso l'insegnamento di una lingua straniera, soprattutto agli adulti, prevede di mettere la grammatica in secondo piano. Non inesistente, ma quasi invisibile. O in dosi omeopatiche (o quasi, altrimenti sarebbe uguale a zero)
    Alberto

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