Vi ricordate anni fa, forse un paio, che un italiano si era beccato una condanna notevole per aver dato un ceffone al figlio dodicenne, a Stoccolma, dove era in vacanza con la famiglia. Esatto, che uno in vacanza dovrebbe essere sereno e rilassato...
Una condanna esemplare che era stata riportata in modo sensazionalistico da molti quotidiani italiani perché per noi é assolutamente normale dare una sberla al figlio. O forse dovrei dire voi, perché io a mia figlia, di 8 anni, non ho mai eseguito una percossa di nessun tipo, nemmeno lieve. Forse sono io, forse é la mia generazione, ma una volta era molto piú frequente. E non solo in casa. Io per esempio ricordo di aver preso una sberla anche dalla maestra delle elementari, e pensare che io non sono mai stato uno esagitato o troppo irrequieto.
Svedesi esagerati !!! commentavano tutti. E invece fanno bene. Se un genitore ha bisogno della forza fisica per farsi rispettare, non ha capito niente. Sopratutto perché il figlio vede nel gesto una pura e semplice prevaricazione dove l´effetto é piú che esagerato rispetto alla causa che lo ha generato. Ne consegue una minore credibilità del genitore negli occhi del figlio e quindi una minore attitudine a rispettare altre regole. Questa é la mia personalissima opinione, cioé di uno che non ha mai studiato pedagogia e scienze dell´infanzia in generale. Proprio zero.
Beh, insomma é successo anche in Italia, a Genova, dove un genitore é stato denunciato. Che non vuol dire punito. Terró d´occhio questa faccenda e vi terrò informati su eventuali sviluppi.
Nessun commento:
Posta un commento