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giovedì 14 marzo 2013

Confusione climatica

Questa mattina sono uscito di casa come sempre alle 8 meno qualche minuto. Nulla di strano se non fosse che la temperatura era di -17º. Beh, forse tanto strano non é, vista la latitudine. Dicono che la temperatura sia un po´piú bassa della media stagionale. Ma dopo aver vissuto qui quasi un inverno completo, ancora mi stupisco, anzi mi compiaccio, di tali temperature. Che poi c´é poco da compiacersi perché, a differenza di quello che uno si aspetta, sono temperature molto accettabili. Cioé, sí vabbé, fa freddo, ma non tanto quanto uno si potrebbe immaginare. Ancora oggi io cerco di immaginarmi che cosa vuol dire facendo una semplice proporzione: penso al freddo che faceva a Vicenza quando faceva -5º e moltiplico per 3. E poi esco e mi accorgo che invece é tollerabilissimo, a condizione ovviamente che ci sia vestiti adeguatamente. Se non sei svedese, ovviamente, perché per i nativi vale un altro discorso. Non ci capisco piú una mazza. Ma di che cosa sto parlando? Ah, giá, che ho accompagnato la piccola a scuola. Appena arrivato vedo che i bambini si stanno preparando con le tutone che hanno nei loro appendini per andare a giocare fuori. Come mai tutta questa fretta? Non potrebbero aspettare magari un paio di ore in modo che il sole sia un po´piú alto  e la temperatura un po´piú umana? Per stare all´aperto, intendo dire. E invece no. Valli a capire tu, sti´ svedesi. Massí, dai, che mi va bene lostesso. Ma la domanda é: qual´é il limite per dire ai bambini: oggi si gioca all´interno? Eppoi: la settimana prossima saró a Vicenza e mi domando giá ora come dovró vestirmi? 

venerdì 31 agosto 2012

Singing in the rain


Avete mai sognato di fregarvene della pioggia e andare in giro senza ombrello e magari provarci gusto a sguazzare nelle pozzanghere e infradiciare un bel vestito? Magari, inorridendo i passanti, darsi anche un tono fischiettando una canzoncina melodica? 
Io si spesso. 
Beh, qui in Svezia un po´ della pioggia se ne fregano. Magari non vanno in giro cantando e ballando e sopratutto non sanno cosa significhi mettersi un bel vestito, ma quando piove si mettono un cappuccio o al massimo un cappellino con frontino. 
E cosí oggi, giornata di pioggia, sono andato al corso di svedese a piedi anziché in bici come al solito, e con l´ombrello. Beh, sembravo uno che viene da un paese che non conosce la pioggia: la gente camminava, andava in bicicletta o semplicemente se ne stava in piedi a chiaccherare senza minimamente preoccuparsi dell´acqua che cadeva . E, vi dico, non pioveva poco.  E mi guardavano pure male. 

Gli addestrano da bambini a fregarsene della pioggia. 
Ai bambini dell´asilo hanno messo la tutina antipioggia e gli stivaletti e poi tutti a giocare in cortile. Quando sono andato a prendere la piccola erano tutti in cortile a guazzare nelle pozzanghere. Giá tanti altri blog di italiani residenti in Svezia hanno raccontato questo fenomeno, ma vederlo di persona ha tutto un altro senso. 
Ecco una foto di oggi. 

E cosí ho preso una drastica decisione: anch´io voglio girare senza ombrello la prossima volta che piove. Ci riusciró?
Per la pubblica incolumitá prometto che non canto, tranquilli.