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mercoledì 29 luglio 2015

Gli unicorni dell´informatica



Societá che gestiscono servizi web nascono di continuo. Sono pochissime peró quelle che arrivano a farsi quotare un miliardo di dollari. Sono cosí rare che vengono definite unicorni. 

Bene, in Svezia gli unicorni ci sono e sono Spotify, Skype e Candy Crush. O meglio le aziende che hanno creato questi servizi. Dimenticavo c´é anche Minecraft. In confronto con la Silicon Valley, la Svezia é attivissima in tal senso soprattutto in relazione al fatto che é un piccolo paese (nel senso di poco abitato). 

Insomma, qui si investe molto in tecnologia. Pensate che in questi giorni sto pensando di cambiare operatore per la mia connessione internet, ma connessioni da "solo" 10Mb/s effettivi, sia in download che in upload, ormai le forniscono solo in pochi. Conviene farsi un abbonamento da 100Mb/s che costa solo pochi punti in percentuale di piú. Roba che in Italia se la sognano la maggior parte delle aziende. 

Vabbé ma torniamo agli unicorni. Vi invito a leggere il seguente articolo

giovedì 18 luglio 2013

Vissero felici e contanti

Rieccomi.
Scusate l´assenza ma sono rimasto intrappolato nella routine quotidiana da hemmafru
Devo gestire la piccola che é in vacanza (ecco un´altra idea per il prossimo post), pensare a tutti i pasti della giornata, fare il bucato, la spesa, ... Ecco: la spesa. 

Vicino a casa mia c´é un supermercato hard-discount di una famosa catena diffusa anche in Italia. Ci vado quasi tutti i giorni perché c´é sempre qualche cosetta da prendere per far funzionare la famiglia alla giornata. 
Arrivato alla cassa mi stupisco spesso di vedere gente che paga in contanti. Giá perché qui in Svezia l´uso del bancomat per effettuare i pagamenti é estremamente diffuso. A volte giustifico il fatto che nel supermercato vicino a casa mia il contante si usa un po´di piú che nel resto perché é un supermercato che non attira clientela "qualificata", diciamo cosí, e si trova pure in mezzo ad un quartiere popolare, figuratevi. 
Peró rimane comunque indubbio che il bancomat é diffusissimo anche per pagamenti irrisori e i negozianti non sono per niente infastiditi se vuoi pagare con bancomat il conto da 2 euro. O forse non lo danno a vedere. 

Io sono in Svezia da quasi un anno ed ho prelevato allo sportello solo un paio di volte. Mi porto in tasca sempre un po´di contante, perché non si sa mai, ma vermente non lo uso. Neanche quando sono andato a raccogliere le fragole in mezzo alla campagna svedese: mi sono trovato il contadino che aveva un gazebo, un tavolo con una bilancia, un registratore di cassa e il dispositivo per le carte. Eh si: queste ultime due cose vanno sempre di pari passo. Meno contante infatti comporta meno evasione fiscale. Anche qui, devo dirvi la veritá, qualcuno cerca di fare il furbo. Tipo il mese scorso che sono andato da un biciclettaio per comprare dell´olio per la catena e al momento del pagamento il titolare mi dice che purtroppo il dispositivo bancomat non funziona. Visto che serve il contante? che previdente che sono. Peró ne approffitta per non farmi lo scontrino. E io glielo ho chiesto e lui me lo ha fatto, ma visto? Succede anche qui. Non come in Italia, ma succede. 

Vabbé ma stavo dicendo del bancomat. Anche gli sportelli per ritirare i soldi sono pochi. Ne conosco alcuni in centro e basta. Sono talmente pochi, che in alcuni di essi c´é sempre coda per prelevare. Stranezze svedesi. 

Ma perché in Italia non é cosí diffuso l´uso del bancomat? la risposta sta in quello che mi ha detto un barista in centro a Vicenza l´anno scorso. A pochi giorni dall´emigrazione entro in questo lounge bar con amici, uno di quelli fighetti, mica il bar di provincia per ubriaconi. Infatti mi domandavo cosa ci facevo lí, beh, al momento del pagamento troviamo il cartello non si fanno conti separati. Cosa che qui in Svezia non ho mai visto. Forse perché non esco mai? Sicuramente, allora io mi offro di pagare con carta per tutti perché avevo solo pezzi grossi. Ma non si puó. Il titolare mi spiega che per offrire questo servizio dovrebbe munirsi di una connessione internet che gli costerebbe alcuni euro per ogni cliente che paga con carta. 
Ok, spiegazione razionale. Ma anche qui in Svezia internet si paga. E´velocissimo, ma non gratis. Sicuramente costa meno, ecco. Ma allora diciamo che se hai la clientela che te lo chiede, te lo procuri. E´un gatto che si mangia la coda. La domanda produce offerta che produce altra domanda. 


domenica 14 aprile 2013

Gilla



Non voglio fare pubblicitá ad aziende private. Sopratutto se non mi pagano. Peró Facebook non é solo una azienda privata, ma un fenomeno sociale che riguarda anche la Svezia, anzi, doppiamente la Svezia perché Facebook ha trasferito a Luleå tutti i server come é spiegato bene in questo ariticolo in italiano

Il motivo principale che ha portato ad un trasferimento cosí importante é stato il freddo. A Lulå, infatti, la temperatura media annua é di -1,5º e questo permette all´azienda di risparmiare milioni di soldi per la corrente elettrica per raffreddare i server. 
Ma se Facebook é una societá americana che cercava un posto freddo perché non sono andati in Alaska? Perché qui ci sono tutta una serie di cosette che altri paesi non hanno: avanguardia tecnologica, socialdemocrazia e benessere dei lavoratori, Pil in crescita e sostenibilitá ambientale. Che poi sono le stesse cose che hanno portato al trasferimento anche del sottoscritto.  Tranne il freddo, ovviamente, ma tutto sommato, ora che ci abito, non mi dispiace. Anzi, io avevo avuto la stessa idea e avevo pensato che sarebbe figo mettere il mio pc in terrazzo cosí non soffrirebbe di surriscaldamento quando gioco a Starcraft. Questo peró avrebbe comportato lo spostamento di un casino di cavi (rete, alimentazione, audio, video, tastiera, mouse, ...) ed é diventato subito un ostacolo insormontabile. Un po´come trasferire dagli Usa 30.000 mq di server. 

Ma ve lo immaginate? Quello sí che sarebbe stato da pubblicare su Facebook. 


sabato 8 settembre 2012

La diffusione di internet


Heila.
Ne avevo giá parlato in questo post qua : la diffusione di internet in Svezia é tra le migliori del mondo. Oggi é uscita questa nuova ricerca che é leggermente diversa: misura quanto internet incide a livello sociale, politico ed economico. 
Questa é la fonte: un articolo su un quotidiano italiano.  Mentre invece questa é la fonte ufficiale in inglese

Che cosa é venuto fuori ? Che la Svezia é al primo posto !!! Nel mondo. 
L´Italia al 23esimo vicino a Messico, Brasile, Colombia. Ricordo di aver letto da qualche parte che favorire lo sviluppo della banda larga in Italia consentirebbe l´aumento del PIL del 2/3%. 

Voi non ci crederete ma io qui, a casa mia, per un prezzo analogo a quello che spendevo in Italia, ho una connessione da 100 Mb/s e sono quasi effettivi (ho appena fatto un speed test ed effettivi erano 93 in download e 13 in upload). Roba che molte aziende italiane, che invece ne avrebbero bisogno, se la scordano una connessione cosí. Non me ne faccio niente, ma mi serve per fare il paragone con quella che avevo prima.  E anche un po´ il figo. 



sabato 12 maggio 2012

Io compra signorine.



Immaginate di incontrare nel cammin di vostra vita una persona come quella del filmato tratto dal mio film preferito. Quanto vuoi tu per bambina bionda? Le donna. Quanto vuoi tu per tutte le donna? Le tue donna: io compra le tue donna, tutte, bambina, signorine belle, io voglio comprare tutte. 
Che pensereste? Ma da dove arriva questo? Che razza di cultura ha? Chissà come è abituato. 

Ecco io mi sono sentito così qualche giorno fa, proiettato in una cultura che ... non so vedete voi. 

Ero andato nell'agenzia che mi ha assegnato l'appartamento per firmare il contratto. Subito dopo la firma ho fatto alcune domande che mi sono venute lì per lì: come devo fare per fare gli allacci di energia e acqua? 
La signorina mi guarda strano e mi dice timidamente: ci sono già acqua e luce. Ci pensiamo noi. Con lo stesso timore con il quale si contraddice uno che ha evidenti squilibri mentali. Allora io che mi sento un pesce fuori dall'acqua cerco di fare una domanda più complessa: siccome necessito di una connessione ad internet, c'è qualcuno a cui devo chiedere ... 
La ragazza fa un sorriso incredulo a quello che ha sentito e mi spiega con un linguaggio che si usa solo con i bambini e i cerebrolesi:
lei: "scusi, lei ha un computer?"
io: "si"
lei: "ha un cavo di rete?"
io: "si"
lei: "bene, attacchi una estremità del cavo di rete al computer e l'altra estremità al muro. Mi segue?"
io: "si" (ma già avevo percepito la figura di m...)
lei: "bene, accende il computer e va nell'unica pagina che può aprire che è quella che le fa scegliere il fornitore della connessione internet. Dopo circa 30 minuti la connessione è completata. Capito?"
io: "..."  (che volevo sprofondare)
lei: "ovviamente la connessione è a 100Mb/s"

Ovviamente!!! ha detto. Perchè noi siamo abituati che ti fanno contratti per 7 Mb/s nominali e poi effettivi è tutto da ridere. Non solo, ma devi fare un contratto telefonico con una compagnia, poi aspettare che ti arrivi un modem specifico, configurarlo, risolvere le rogne che vengono puntualmente a galla attaccandoti ad un call center sparso chissàdove in giro per il mondo. 

Ma la domanda iniziale a cui non ho avuto risposta è ancora quella: quanto vuoi per tue donna