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sabato 11 giugno 2016

La festa di maturitá in Svezia


Questi sono i giorni dello Studenten: una festa tipica di questo periodo che vede protagonisti tutti i ragazzi/e che si diplomano. 
Tutti i diplomati ricevono (anzi, si comprano) un cappello da marinaio con il loro nome e quello della scuola da cui stanno uscendo. E lo portano per giorni e giorni, e cosí i giovani diplomati si riconoscono lontano un chilometro. 
L´anno scorso chiesi ad una mia collega quale sia l´origine di questa cosa del cappello e non lo sapeva. Ho chiesto se per caso c´é qualche affinitá con il fatto che anche il Re, nelle occasioni importanti, ha come vestito da cerimonia, l´alta divisa da ufficiale di marina. Mi rispose: "non ci ho mai fatto caso". In effetti, anche leggendo wikipedia, sembra che non ci sia alcuna correlazione. Mah. 

I festeggiamenti degli studenti raggiungo il loro apice (credo) quando salgono su carri e vanno in giro per la cittá a ritmo di musica disco. In effetti non riesco ad immaginare cosa accade poi di notte... Quello che ho postato sopra é un video che ho fatto io ieri a Norrköping, nei pressi della stazione. 

Mi piace come tradizione e mi dispiace che in Italia non ci sia niente di simile. Provo un pizzico di invidia. 

domenica 24 novembre 2013

Due feste in due giorni, ma per bambini

In alcune cittá svedesi ci sono dei parchi giochi per bambini al coperto che sono fantastici. Avete presente quando nelle sagre italiane arrivano le giostre e che spesso una di loro é fatta di percorsi per bambini che si possono arrampicare, evitare ostacoli, e poi scendere con scivoli, tutto imbottito, eccetera eccetera..? Ecco, ora immaginatevi la stessa cosa ma in formato gigante: un vero e proprio capannone industriale. Una foto trovata su internet é questa: 
ma é solo una foto parziale. Immaginatevi una cosa piú grande e i bambini che si arrampicano, in totale sicurezza, passando da una struttura all´altra attraverso dei ponti oppure con degli scivoli che sono quei tubi colorati a stisce. Ci riuscite ad immaginarveli? Io ci riesco benissimo perché anch´io mi ci butterei a provare tutti i percorsi ed esplorererei ogni singolo angolo della struttura. 
In questi posti molti bambini ci vanno anche in occasione del proprio compleanno perché ci sono delle stanze a tema dove i bambini possono recarsi in intimitá con i propri amici ed aprire i regali e mangiarsi una fetta di torta, che poi, in realtá, non si mangiano la torta con le candeline di compleanno, ma un hamburger con le patatine fritte. Mah. Niente candeline, quindi. 
Fatto sta che la mia bambina un paio di giorni fa é stata invitata ad una di queste feste e io la ho accompagnata. I bambini si sono divertiti come matti. Avrei voluto giocare anch´io ma é vietato agli adulti e poi non volevo sfigurare con i genitori degli altri bambini con i quali ho avuto modo di collaudare un po´ il mio svedese per un bel po´di tempo sorseggiando uno squisitissimo (non é vero, mi sono solo abituato) caffé svedese. 
Nel biglietto d´invito c´era scritto di trovarci all´ingresso alle ore 15:45. I dieci partecipanti sono arrivati tutti puntualissimi, tranne uno (10 minuti) che si é scusato per il ritardo come se avesse ucciso qualcuno. 

Il giorno dopo invece la festa la abbiamo fatta noi, questa volta per la nostra bambina, ma in stile italiano. Fatta solo tra italiani, perché la bambina ha scelto cosí, non perché non abbia amici svedesi, ma perché non era opportuno mescolare bambini che parlano lingue diverse. Abbiamo prenotato una stanza che viene utilizzata a questo scopo dagli abitanti del quartiere. In tutti i quartieri c´é qualcosa di simile, figo no? 
Al posto dell´hamburger c´erano una serie di torte fatte da mia moglie con pan di spagna (si scrive minuscolo?) e crema pasticcera e altre bontá come il tiramisú (ebbene sí, abbiamo trovato il mascarpone) e il salame al cioccolato che invece ho preparato io secondo la mia ricetta personale. E finche i bambini giocavano e urlavano in giro per il locale, i genitori ne hanno approfittato per starsene un po´in compagnia anche loro. 

Concludendo, feste svedesi e feste italiane: tutte le feste per bambini sono belle. Le differenze non contano e ci si abitua. L´unica che mi fa pensare é che in quella italiana sono arrivati quasi tutti in ritardo. 

giovedì 3 gennaio 2013

Due inverni al prezzo di uno

E´da due settimane che non scrivo nel blog. Scusate tutti. E´che ho avuto ospiti ininterrottamente fino a ieri e non riuscivo mai ad avvicinarmi al pc. 
E cosí i giorni passavano e passavano. 
E´passato il 21 dicembre, il giorno piú corto dell´anno e mi sono reso conto che le giornate sono cortissime, ma non in modo esagerato, tutto sommato. 
E´passato anche il 25 dicembre, Natale. Che poi qui si festeggia il 24, te pareva, ma io ho festeggiato il 25 con le ottime amicizie italiche che ho trovato qui. Nell´immagine si vede una tipica tavola svedese natalizia: lo Jul bord. L´anno prossimo cercheró di partecipare ad uno jul bord originale svedese, anche se non ho grandi aspettative perché gli svedesi mescolano carne con pesce e vino rosso con birra e con grappa senza nessuna logica. Lo so: per un italiano é incomprensibile, ma io voglio sempre provare tutto. Quasi tutto. 
E´passato anche capodanno che ho passato, sempre in compagnia degli amici italici, nella localitá di Arkösund, sul mar Baltico. E´stato bellissimo e mi sono proprio divertito. 
E´passata anche la neve. Giá perché il mese di dicembre ha avuto quasi sempre temperature negative e spesso nevicava. Aspettavo tanto la neve e sono stato accontentato. Gli svedesi la hanno accolta con una smorfia, io invece saltavo come un bambino. Probabilmente pensavano qualcosa del tipo: "vedrai che tra 4 mesi non ti piacerá piú di tanto". Dicevo, neve e temperature costantemente negative che permettevano alla neve di mantenere una consistenza soffice e asciutta. Fantastica. Per la prima volta ho anche visto temperature inferiori alla soglia psicologica dei -20º. Ma sono rimasto colpito che il freddo qui non é poi cosí freddo. Ma forse era solo autosuggestione. La neve peró ora non c´é piú. Ha nevicato fino a Natale compreso, poi le temperature sono tornate positive ed ha cominciato a piovere. Molta neve si é sciolta e altra si é ghiacciata al punto che molte strade e marciapiedi erano impraticabili. La proverbiale efficienza svedese é venuta un pochino meno, ma non mi lamento. Che bello: é il 3 gennaio ed ho giá provato l´esperienza del disgelo. Lo so: é un po´troppo prematuro. Confido che l´inverno ricominci da capo a breve. 
Si sa, la Svezia é un paese generoso: due inverni al prezzo di uno. 

giovedì 13 dicembre 2012

S. Lucia

Oggi, 13 dicembre, é una giornata importante per la Svezia perché si festeggia S. Lucia.

In tutte le scuole si celebra la giornata. Anche in quella di mia figlia. Ci sono tutta una serie di canzoni che i bambini imparano per l´occasione e si vestono con un rito ben preciso. La ragazza che si veste come S. Lucia si mette un abito bianco con una fascia rossa in vita. Sulla sua testa va posata una corona di candele. Altre bambine si vestono invece solo con il camice bianco e una sola candela tenuta in mano. Altri bambini si vestono da omino di marzapane e non ne ho ancora capito il perché. Altri invece da Babbo Natale che qui si dice tomte
La mia bambina era una di quelle che doveva fare S. Lucia. L´unica foto che sono riuscito a fare é stata questa perché anche qui alcuni genitori sono terrorizzati dal fatto che i propri figli possano finire nelle foto di qualcun´altro e quindi, per la privacy, non ho potuto scattare foto. 

Anche a scuola si é celebrata la giornata di S. Lucia. Gli studenti di una classe si sono preparati a lungo ed oggi hanno cantato davanti a tutti nell´aula magna, che qui si chiama aula (questa é facile).
Ecco la foto:
Lo so anch´io che non sono bionde, ma é ovvio: stiamo parlando di studenti del corso di svedese per stranieri, ricordate?  

Esiste anche un pasticcino tipico svedese per i festeggiamenti di S. Lucia che si chiama appunto Lucia katter.  Sono dei dolcetti a forma di "simbolo di infinito" a base di zafferano che gli attribuisce il classico colore giallo. Allora noi da bravi aspiranti svedesi li abbiamo preparati e questo é stato il risltato. 
Anzi, non dovrei parlare al plurale perché gli ha fatti Suzy la quale ha seguito una ricetta su internet che prevedeva dosi da esercito. Abbiamo sfornato decine e decine di pasticcini allo zafferano e allora oggi li abbiamo/ha portati in classe e abbiamo/ha fatto un figurone. 

Siccome S. Lucia ha origini siciliane, allora oggi una insegnante della mia scuola mi ha fermato nel corridoio e mi ha chiesto come si festeggia in Italia. Le ho detto che da noi non esiste questa festa, se non in alcune cittá, casi rarissimi. Ebbene, ha fatto una faccia di una che faceva fatica a crederci. Come é possibile che ci sia qualcuno che non festeggia S. Lucia? Allora l´anno prossimo torno a Vicenza il 13 dicembre, mi vesto da omino di marzapane e faccio vestire la bambina di nuovo da S. Lucia e vado in centro. Dite che mi arrestano?