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martedì 29 settembre 2015

Finché la barca va



Hej hej.

Ho appena letto questo articoletto che parla di barche: uno dei tanti argomenti in cui non ci ho mai capito nulla. Complice il fatto che in Italia la barca é sempre stato uno status simbol, oltre che un bel giocattolino, per ricchi. Ma nell´articolo c´é scritto che la crisi ha colpito anche questo settore e che di conseguenza molti comprano barche usate (a discapito del nuovo che invece soffre, mi pare di capire) facendone crollare i prezzi. 
Ma da qui a dire che questo attirerá molte nuove persone nel mondo della nautica, beh, mi pare esagerato perché se é vero che i prezzi calano, é anche vero che la stessa identica crisi é quella che fa stare molto piú prudenti coloro che riescono ad avere dei risparmi. 
Un´altra cosa invece che mi ha colpito positivamente é che si cita la Svezia come paese al mondo con la piú elevata concentrazione di barche. Ecco, di questo ci credo. Ci sono tantissime persone infatti che possiedono una imbarcazione, piccola o grande, a motore o a vela. La barca é tutt´altro che uno status simbol, anzi, é una cosa quasi normale, che si possono permettere famiglie di ceto medio. 
Proprio oggi ho parlato con una collega che possiede con il moroso una barca a vela 8 metri di lunghezza. Mi ha mostrato la foto: é veramente bella, tutta bianca e mi ha detto che ci fanno anche gare. E´molto vecchia, del 1974, ma tenuta che sembra nuova, e la hanno pagata solo 20.000 kr, cioé 2200 euro. Quando io le ho detto che le barche in Italia sono roba da ricchi, non ci voleva credere. Ma costano molto? mi ha chiesto. Ed ho risposto che non so quanto costano all´acquisto e come sia il mercato, ma so che costa moltissimo mantenerle. In questo articolo sono riportati un po´di costi di manutenzione. 
Una barca di 8 metri costa 2-3.000 euro all´anno solo di ormeggio (in un altro sito avevo letto molto di piú). La mia collega mi risponde: davvero? io ne spendo 400. E io che me lo aspettavo ma faccio il finto tonto: davvero? solo 400 euro? No, mi risponde lei: 400 corone (che equivalgono a 45 euro). All´anno.  E poi la stessa cosa si ripete con le altre spese come l´assicurazione, le tasse e la manutenzione. 
Ecco allora il motivo per il quale non condivido l´articolo iniziale. Fintantoché ci sono spese fisse enormi, il ceto medio/basso italiano non si avvicina certo al mercato della nautica. Che poi uno penserebbe il contrario per un paese come il nostro che ha sole, caldo e migliaia di chilometri di spiagge.