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martedì 28 agosto 2012

Due scuole, due mondi

La notizia é stata riportata anche sui giornali locali, qui a Norrköping, ma sopratutto tra noi emigrati italiani é argomento primario di discussione. 
Ebbene sí: 500 alunni di una scuola hanno ricevuto in dono un Apple Macbook Pro.
Lo so che non ci credete, ma ci tengo a precisare che ne hanno avuto uno a testa, non uno su cinquecento!!!.
Queste sono le meraviglie del sistema educativo svedese. Cose impossibili anche solo da comprendere per un italiano. 
Anche mia figlia, per esempio, che ha 5 anni e mezzo, non mi costa nulla e le forniscono un sacco di materiale educativo. E la portano al ristorante a mangiare, altro che mensa in catering. E ogni settimana le maestre ci fanno una relazione su quello che hanno fatto e che faranno la settimana successiva. 
Nella scuola materna dove Sara andava fino a 3 mesi fa, invece, era un problema pagare le bollette del gas e i genitori (sottoscritto compreso) si sono spesso organizzati in raccolte fondi magari vendendo panettoni a Natale fuori dalla chiesa. 
Ma so di genitori di altre scuole che a turno portano la cartaigienica, o la carta, o i giocattoli e i pennarelli. 

Due mondi, non c´é che dire. 

giovedì 23 agosto 2012

Tutti a scuola


Lunedí sono iniziate le scuola qui in Svezia. E mi pare giusto. Perché fare 3 mesi di vacanza? Finché si é studenti sembra un diritto inviolabile costituzionalmente garantito, ma quando cominci a diventare tu il genitore qualche domanda te la poni. Sopratutto se lavori e non sai dove piazzare il/la piccolo/a. 

In Italia fatti i 3 anni di asilo, si passa alle elementari. Qui invece c´é un anno intermedio chiamato förskola klassen a cui abbiamo iscritto la bambina. E´il momento migliore per un bambino di inserirsi nella societá svedese perché ha il tempo di imparare la lingua prima che inizino le elementari. Passati i primi 4 giorni la bambina é entusiasta. Anche noi abbiamo avuto la sensazione che la scuola sia organizzata mediamente meglio di quella italiana. Ma non vorrei essermi fatto influenzare da fattori psicologici, appena ho qualcosa di concreto, ve lo dico. Per il momento mi ha colpito l´enorme disponibilitá di adattamento che ha la scuola nei confronti delle esigenze dei genitori. Se i genitori hanno degli orari strani, come noi che abbiamo il corso a volte di mattina, a volte di pomeriggio, a volte metá e metá, la scuola si adegua e ti tengono il figlio da mezz´ora prima del tuo impegno a mezz´ora dopo. A prezzi irrisori, ovviamente. Anzi, gratis se non hai reddito (per esempio se studi).


L´altro ieri invece é toccato il turno mio e di Suzy di andare a scuola: per il corso di svedese, che, ovviamente, é totalmente gratuito come la scuola della piccola. 
Il corso di svedese é articolato in 4 sezioni in ordine crescente: A, B, C e D. Noi siamo al livello C. Ci finiscono di solito quelli che sanno giá qualcosa di svedese oppure che hanno un titolo di studio a livello laurea. In classe siamo in 16. Di questi di europei siamo: io, Suzy e un tizio dalla Bosnia. Tutti gli altri vengono prevalentemente dal medio oriente (Siria, Iraq, Palestina, Afghanistan, Pakistan**), Marocco, Thailandia e Indonesia. Questo mi fa sentire molto cittadino del mondo. Alcuni sono arrivati per scappare da guerre e carestie, e sono magari rifugiati, ma la metá circa é gente sposata con svedesi (m/f).

La cosa che mi ha fatto sorridere di piú é stato l´incontro di Suzy col bosniaco. Di solito noi italiani quando ci troviamo all´estero facciamo una gran festa. Chi sei, da dove vieni, che fai, e subito amici. I balcanici invece a malapena si salutano. Si sono detti hej, uno. Hej, dice l´altro. Poi si guardano come per dire: abbiamo altre cose da dirci? Per me: no. E se ne vanno. Grandi. 


* l´immagine é quella della bandiera della terra
**io considero Medio Oriente tutto quello che va dal Mar Rosso al confine con l´India.