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martedì 16 febbraio 2016

Letterine sparse



Qualche volta capita che dopo pranzo vado a fare una passeggiata con i colleghi. Quando c´é bel tempo, ovviamente, ed oggi era favoloso. Un cielo limpido e terso, azzurrissimo, senza neanche una nuvola. La temperatura di pochi gradi sotto zero, dopo una settimana troppo calda. 

Eravamo solo in due oggi, io e un collega molto piú avanti con gli anni di me. 

Cominciamo a camminare e subito la discussione si orienta sull´apprezzamento dell´azzurro del cielo. Lui dice che é normale in febbraio e marzo che ci siano giornate cosí luminose. Anch´io le apprezzo. Aggiunge che apprezza il ritorno sotto lo zero. Per quasi un mese infatti le temperature sono state molto rigide (comprese tra i -10 e i -20 tutti i giorni) per poi essere seguiti da piú di una settimana sopra lo zero. Infatti domenica scorsa ho fatto una passeggiata nel bosco che faceva +10 gradi. Pazzesco, evvabbé, dicevo che finalmente le temperature sono tornate sotto. E lui mi racconta che la settimana scorsa piú di qualcuno é annegato nei laghi della zona facendo pattinaggio su ghiaccio. Che poi lo so persino io che bisogna stare attentissimi e che ci sono perfino i corsi, le guide e attrezzatura specifica che ti permetta di stare a galla e arrampicarti sul ghiaccio e uscire senza romperlo, perché se si rompe non esci piú. Evvabbé, stavo dicendo della gente che é annegata. Io sto in silenzio e non commento. Lui si sente in colpa per l´argomento e mi domanda se in Italia ci sono sale da pattinaggio sul ghiaccio. Rispondo di si, ma non cosí diffuse come in Svezia. A Vicenza per esempio, eravamo fortunati ad averne uno a poche miglia di distanza: ad Asiago. Eh si, perché gli svedesi contano le distanze in miglia e ogni miglia equivale a 10 km esatti. Vabbé, é facile, ma perché complicarsi la vita e dire che una macchina ha percorso 20 000 miglia invece di 200 000 km? Vabbé gli dico dello stadio di Asiago che é l´unico posto dove io abbia pattinato sul ghiaccio in vita mia. Quante volte sono andato? Due. Vabbé, quindi non pattinate, dice lui, peró magari seguite le partite di hockey in tv. E invece no, dico io perché la tv italiana fa schifo e non fa vedere nessuno sport che non sia il calcio e spesso neanche quello. Bisogna infatti dire che la tv svedese trasmette molto sport. La settimana scorsa hanno trasmesso tutto il campionato europeo di pallamano, tanto per fare un esempio. Ma torniamo alla discussione col collega: pensa, dico io, che ci sono discussioni su internet di italiani che abitano in Svezia che si scambiano notizie sul come vedere la tv italiana in Svezia. Ma chissá cosa gli manca: di che tipo di trasmissione possono aver nostalgia? Il Drive In é finito da quasi trentanni, non puó essere quello. Se io avessi la possibilitá di vedere la tv italiana, probabilmente pagherei per farmi disattivare il servizio. Lui sorride e mi domanda se é vero quello che si dice tra gli svedesi, cioé che nella tv italiana ci sono molte donne nude o quasi. In effetti é vero. Nella tv svedese non ci sono trasmissioni con le letterine, le letteronze, le veline e i corpi di ballo. E´tutta spazzatura, dico io, mi piace, eccome, ma non la guardo. E lui mi capisce.