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domenica 9 agosto 2015

Fuga dei cervelli anche da morti



Ho appena letto questi due articoli che riportano la notizia che Dario Fo ha deciso di lasciare tutto il suo archivio all´Accademia di Svezia. Articolo numero uno tratto da Nanopress e articolo numero due tratto da IlGiornale (é solo un caso, non leggo mai questo sito, non giudicatemi male). 

Per archivio si intende tutto quello che lui (e la moglie) hanno collezionato in 50 anni di carriera tra costumi, immagini, filmati, scenografie, maschere, e tanto altro. I motivi sono sostanzialmente due: il primo é che Dario Fo é molto affezionato alla Svezia e questo suo lascito ha il senso di una sentita riconoscenza. La Svezia infatti dagli anni '50 ad oggi ha tradotto e rappresentato nei principali teatri del paese piú di una sessantina di suoi lavori. 

Il secondo motivo é che tutto questo prezioso materiale diventerebbe un museo. Si parla giá di un fienile da recuperare e ristrutturare da 400 mq. Vuol dire che hanno giá trovato la location

E questi sono due aspetti della Svezia: l´attenzione per gli artisti che qui in Svezia riescono a mantenersi con la propria arte (e quindi non é tutto solo scienza e tecnologia) e l´attenzione per la didattica della cultura. Qui ci sono musei dappertutto e spesso sono gratuiti. In Italia invece, tra carenza di fondi e burocrazia medioevale, diventa quasi impossibile. 

La conseguenza é che un giorno per visitare il museo di Dario Fo, bisognerá venire qui in Svezia. I cervelli fuggono dall´Italia anche da morti,