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domenica 20 dicembre 2015

Vissero felici e contanti


Leggo quasi tutti i giorni notizie in italiano che raccontano con stupore e ammirazione di come la Svezia stia procedendo a ritmo serrato verso l´eliminazione del contante. 
Proprio ieri leggevo un articolo in cui si riportava che la quantitá di moneta in circolazione é passata da 13 a 8 miliardi in 5 anni. Non ricordo le virgole. Se continua cosí, in qualche anno sparisce del tutto. 

Io sono abbastanza convinto di aver giá scritto un post a riguardo, ma non lo trovo piú. Allora ci riprovo. Sono infatti particolarmente stimolato dalla lettura di questo articolo tratto da un periodico online chiamato Wall Street Italia che uno pensa abbia a che fare con il famoso Wall Street Journal e invece é solo una scelta di omonimia fatta a tavolino per attrarre ignari naviganti su internet come le sirene nell´Odissea di Omero che incantavo, facendoli poi morire, i marinai che si facevano attrarre dal loro melodioso canto. Ovviamente a morire nel nostro caso é la ragione perché uno si fida del nome (che giá sarebbe sbagliato, ma comprensibile) e finisce a procurarsi un corto circuito celebrale che lo induce a desiderare cose e avvenimenti contro il suo interesse. Si chiama propaganda nella peggiore delle ipotesi. Oppure sete di click, nella migliore. Dipende o meno se ci sono interessi politici in ballo: e non mi é dato di sapere in questo specifico caso. 

Ma vediamo cosa ha scritto l´autore di cosí scandaloso.

Subito all´inizio l´articolo esordisce con 
La Svezia potrebbe diventare il primo paese a vietare completamente le banconote e punire così i risparmiatori. 
Perché un risparmatore dovrebbe essere "punito" dalla mancanza di contanti? Anch´io mi considero un risparmiatore eppure trovo comodo pagare tutto con carta. In 3 anni ho fatto bancomat una volta sola e non ne ricordo il motivo e non mi manca per niente. 
uno scenario in cui la società non ha più bisogno del contante e i tassi di interesse sono negativi equivale a una truffa delle autorità
I tassi sono negativi, ma non sui conti correnti, che non rendono niente come quelli italiani, ma costano molto meno. Perché le banche in Italia hanno fatto cartello da sempre. E allora dove sta la truffa se proprio ci deve essere? Tenendo anche conto che in Italia ci sono organismi di vigilanza governativi che non vigilano. Vedi il recente scandalo delle banche che sono saltate per aria e salvate dalle casse statali, quindi dai contribuenti, mentre invece i risparmiatori, quelli veri, se lo sono presi in quel posto, nel retro del portafoglio, intendo. Infatti il decreto ad-hoc si é chamato salva-banche, mica salva-risparmiatori. 
Ma poi io vorrei chiedere al pseudo-giornalista cosa farebbe se il proprio conto corrente dovesse subire tassi di interesse negativi? (é una fantasia che nemmeno Walt Disney con uno spinello avrebbe potuto immaginare). Preleverebbe tutto in contanti che terrebbe sotto il materasso? E se i contanti non ci fossero piú, ci sarebbero altri sistemi per spostare i propri risparmi altrove, magari in titoli di stato o prelievo con un assegno, che ne so, non é mai successo nella storia.  Ripeto é una fantasia erotico-economica. 

Ad aver orchestrato tutto è la banca centrale, che insieme alle singole società del credito è destinata a trarre beneficio dal fenomeno. Le transazioni concarte di credito comportano commissioni, sono monitorate e controllate. Questa parte piace anche ai governi, perché in un sistema del genere è molto più difficile e pericoloso chiaramente evadere il fisco.
Perché la banca centrale dovrebbe guadagnarci? E anche se fosse: é un ente pubblico. Le commissioni poi sono a carico del negoziante e sono minime da quello che ho sentito. E´il fatto che siano "monitorate e controllate", sempreché sia vero, a spaventare di piú. Ma di cosa avete paura? che qualcuno venga a sapere che vi siete comprati un paio di scarpe nuove? o che paghiate l´auto a rate? 
Impossibilitá di evadere il fisco: ecco cosa fa veramente paura. In Italia, invece, dove le cose non vanno benissimo per mille fattori, tra cui l´evasione fiscale, si cerca di facilitare gli evasori. Lo si faceva spudoratemente con i governi Berlusconi, ma anche quello attuale non scherza che ha recentemente innalzato il limite di uso dei contanti. Siamo in "leggera controntendenza". 

E allora chi é che sta "orchestrando tutto" (in Italia intendo) se non un governo che protegge i delinquenti (perché evidente anche lui a sua volta...) favoreggiato da una stampa asservita? Tipo questo inumignoso articolo, che se non é propaganda allora é sete di click, ma in questo caso, poteva riuscirci lo stesso anche dicendo la veritá, tanto la gente ci cascava lo stesso di leggere l´articolo, a prescindere da quello che c´é scritto. 

Scusate, ma ho avuto due minuti di incavolatura, ma giuro che mi é giá passata. E allora Buon Natale a tutti. 


sabato 17 ottobre 2015

Ti faccio uno swish cosí

Manco dall´Italia da 3 anni (e 2 mesi). A quel tempo la  tecnologia bancaria era arrivata alle chiavette elettroniche. Ogni banca aveva la sua ma in generale si presentavano tutte piú o meno in questo modo (ne ho trovata una su internet):
 L´uso é abbastanza semplice: si accede al sito web della propria banca e quando te lo viene richiesto, tu premi il bottone della chiavetta e ricopi il codice che viene generato. Così hai accesso al tuo conto ed effettuare pagamenti, bonifici, e quant´altro. 

In Svezia ho trovato un sistema simile. Anche qui ogni banca ha la sua macchinetta ma sostanzialmente sono queste: 

Raffigurati sono i 4 modelli delle principali 4 banche svedesi. Alcuni di questi (forse tutti) richiedono l´uso di una carta e possono collegarsi con il computer sia con il cavo che senza. Nel primo caso (con cavo) é necessario installare nel pc un certificato elettronico. Nel secondo invece no, ma serve digitare il codice con la tastierina numerica e restituire quello che appare nello schermo. 

La principale differenza con il sistema italiano é qui in Svezia, tutti questi marchingegni servono anche come ID-leg cioé come carte di identitá elettroniche e dunque permettono di accedere anche ad altri siti, primi fra tutti quelli della pubblica amministrazione. Cosí se devi richiedere un certificato anagrafico, o comunicare la qualunque ad una pubblica autoritá, puoi usare lo stesso meccanismo che usi per accedere al tuo conto corrente. Di conseguenza nessuno ha piú motivo di andare a fare coda negli uffici pubblici. 

Altra novità rispetto al sistema italiano e che quando esegui un acquisto on-line puó capitare che la società venditrice ti chieda, in alternativa alla tradizionale carta di credito, di pagare con questo sistema. Cioè: ti chiedono qual´é la tua banca con un menú a tendina, Una volta selezionata la tua, ti indirizzano verso il sito della tua banca e una disposizione di bonifico appare precompilata. A quel punto paghi con il marchingegno della foto e l´operazione é conclusa (e la merce ti arriva in 1 o 2 giorni). 

Ecco, in questi 3 anni altri nuovi strumenti si sono affiancati, e non so se ci sono anche in Italia, ma non credo. 
Il primo permette di pagare le fatture scannerizzandole con il telefonino. Io lo ho fatto anche questa mattina. 
Spessissimo le fatture hanno tre codici in fondo contrassegnati da simboli come # e < >. Un esempio tratto da internet:

Io ho installato nel mio telefonino la app della mia banca. Inserisco un codice e poi scanno questa riga con la videocamera del telefonino. La app riconosce i tre codici che corrispondono al destinatario della fattura, all´importo e alla causale. Quindi, senza inserire alcun dato, basta premere il tasto esegui e il pagamento é effettuato. 
La fattura che ho pagato questa mattina é quella dell´abbonamento internet e mi arriva via email. La ho aperta a video del personal computer e poi ho usato il telefonino per scannerizzare la fattura a video. Ci ho messo non piú di 10 secondi, senza necessità di copiare dati e codici e quindi senza rischio di sbagliare. Figo no? 

La la cosa piú fika ti tutte é lo Swish.

E´un´altra app che tutte le banche hanno realizzato di comune accordo e permette piccoli pagamenti in modo semplice ed immediato con il telefonino. In pratica funziona cosí: quando installi la app nel telefonino, colleghi di fatto il tuo conto corrente con il tuo numero di telefono. Se vuoi fare un pagamento a qualcuno, dalla app devi solo scrivere il numero di telefono del destinatario del pagamento, o prelevarlo dalla tua rubrica. Ci aggiungi l´importo, ovviamente, un codice segreto di 6 cifre di tua scelta e premi il tasto esegui. 
Ce l´hanno tutti, a prescindere dalla banca scelta. E cosí quando in ufficio si fa una colletta per il collega che ha avuto un figlio, o il rimborso per il pranzo o quello che riuscite ad immaginare, si fa con il telefonino in pochi secondi, senza coordinate bancarie, dispositivi strani, cavetti e sopratutto SENZA CONTANTI. E chi li usa piú? Io in 3 anni ho fatto bancomat una volta sola e non mi ricordo per quale astruso motivo. 

E va bé, starete pensato, chissá quanto costa. ZERO. Sia di installazione che di commissioni. 

Ecco, ora lo sapete, se volete swisharmi qualcosa, io vi comunico volentieri il mio numero di telefono (in svedese é stato coniato il verbo "swishare").


giovedì 18 luglio 2013

Vissero felici e contanti

Rieccomi.
Scusate l´assenza ma sono rimasto intrappolato nella routine quotidiana da hemmafru
Devo gestire la piccola che é in vacanza (ecco un´altra idea per il prossimo post), pensare a tutti i pasti della giornata, fare il bucato, la spesa, ... Ecco: la spesa. 

Vicino a casa mia c´é un supermercato hard-discount di una famosa catena diffusa anche in Italia. Ci vado quasi tutti i giorni perché c´é sempre qualche cosetta da prendere per far funzionare la famiglia alla giornata. 
Arrivato alla cassa mi stupisco spesso di vedere gente che paga in contanti. Giá perché qui in Svezia l´uso del bancomat per effettuare i pagamenti é estremamente diffuso. A volte giustifico il fatto che nel supermercato vicino a casa mia il contante si usa un po´di piú che nel resto perché é un supermercato che non attira clientela "qualificata", diciamo cosí, e si trova pure in mezzo ad un quartiere popolare, figuratevi. 
Peró rimane comunque indubbio che il bancomat é diffusissimo anche per pagamenti irrisori e i negozianti non sono per niente infastiditi se vuoi pagare con bancomat il conto da 2 euro. O forse non lo danno a vedere. 

Io sono in Svezia da quasi un anno ed ho prelevato allo sportello solo un paio di volte. Mi porto in tasca sempre un po´di contante, perché non si sa mai, ma vermente non lo uso. Neanche quando sono andato a raccogliere le fragole in mezzo alla campagna svedese: mi sono trovato il contadino che aveva un gazebo, un tavolo con una bilancia, un registratore di cassa e il dispositivo per le carte. Eh si: queste ultime due cose vanno sempre di pari passo. Meno contante infatti comporta meno evasione fiscale. Anche qui, devo dirvi la veritá, qualcuno cerca di fare il furbo. Tipo il mese scorso che sono andato da un biciclettaio per comprare dell´olio per la catena e al momento del pagamento il titolare mi dice che purtroppo il dispositivo bancomat non funziona. Visto che serve il contante? che previdente che sono. Peró ne approffitta per non farmi lo scontrino. E io glielo ho chiesto e lui me lo ha fatto, ma visto? Succede anche qui. Non come in Italia, ma succede. 

Vabbé ma stavo dicendo del bancomat. Anche gli sportelli per ritirare i soldi sono pochi. Ne conosco alcuni in centro e basta. Sono talmente pochi, che in alcuni di essi c´é sempre coda per prelevare. Stranezze svedesi. 

Ma perché in Italia non é cosí diffuso l´uso del bancomat? la risposta sta in quello che mi ha detto un barista in centro a Vicenza l´anno scorso. A pochi giorni dall´emigrazione entro in questo lounge bar con amici, uno di quelli fighetti, mica il bar di provincia per ubriaconi. Infatti mi domandavo cosa ci facevo lí, beh, al momento del pagamento troviamo il cartello non si fanno conti separati. Cosa che qui in Svezia non ho mai visto. Forse perché non esco mai? Sicuramente, allora io mi offro di pagare con carta per tutti perché avevo solo pezzi grossi. Ma non si puó. Il titolare mi spiega che per offrire questo servizio dovrebbe munirsi di una connessione internet che gli costerebbe alcuni euro per ogni cliente che paga con carta. 
Ok, spiegazione razionale. Ma anche qui in Svezia internet si paga. E´velocissimo, ma non gratis. Sicuramente costa meno, ecco. Ma allora diciamo che se hai la clientela che te lo chiede, te lo procuri. E´un gatto che si mangia la coda. La domanda produce offerta che produce altra domanda. 


domenica 15 aprile 2012

Con-tanti saluti


Una cosa che mi ha colpito della Svezia è la scarsità di uso del contante. 
Lì tutti usano carte bancomat. L'ultima volta che sono andato sù ero in fila alla cassa di un supermercato e tutti quelli che c'erano prima di me pagavano con carta. Compresi dei bambini che avevano comprato delle caramelle per pochi euro di controvalore. Poi arrivo arrivo io con una banconota tipo quella raffigurata sopra (che vale circa 55 euro) per pagare generi alimentari vari per 68 kr (pari a circa 7,50 euro) e la cassiera mi ha guardato come se venissi dall'Africa o comunque dal secolo scorso. 
Ma così sono abituato e mi sono ripromesso che appena arriverò in Svezia cercherò di disabituarmi il più velocemente possibile.
Ma c'è di più. Già anni fa avevo letto che nei palazzi del potere svedese si sta discutendo di eliminare completamente il denaro contante, ma mi sembrava una di quelle voci che circolano su internet di cui non si sa se fidarsi o meno. Ora però quelle voci diventano sempre più frequenti e sinceramente mi auguro che si concretizzino. 
Meno contante, infatti, significa, a parte maggiore sicurezza, anche maggiore tracciabilità dei pagamenti e quindi azzeramento dell'evasione fiscale che è il punto di forza del welfare svedese famoso nel mondo. 

Ecco un link che riporta vari articoli in merito. Buona lettura.