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venerdì 6 dicembre 2013

Il grafico pendente di Pisa

Per alcuni giorni la stampa svedese ha avuto finalmente qualcosa di cui parlare: un grafico redatto dall´OECD denominato PISA (Program for International Student Assesment). Grafico che pende e che fa preoccupare perché da esso risulta che gli adolescenti svedesi non primeggiano per cultura matematica, capacitá di lettura e comprensione, e conoscenza della natura. Gli studenti svedesi sono scivolati al 27º posto dal 15º che avevano pochi anni fa. 

Sono andati addirittura sotto l´Italia. Da non crederci. Invece é credibile, perché, come ho giá detto in questo blog, i programmi scolastici sono mooooolto lenti. Sono d´accordo sul fatto che non bisogna stressare di compiti i bambini e gli adolescenti, ma almeno forzarli ad impegnarsi durante le lezioni, credo sia il minimo. Mia figlia per esempio che é in prima elementare, ma é come se fosse in seconda perché qui iniziano un anno dopo e dopo 3 mesi di scuola in matematica sono arrivati a fare il numero 10, la moltiplicazione piú complessa che sanno affrontare é 3x2, cominciano adesso a leggere e scrivono ancora in stampatello (e forse il corsivo non lo impareranno mai). Io mi sarei trovato benissimo. 

Secondo me é solo una questione di programmi scolastici, ma nei vari talkshow ogni politico ha additato altri come responsabili. C´é chi incolpa l´apertura dell´istuzione al mondo delle scuole private, chi al taglio dei fondi, chi alla riduzione delle tasse, ecc.. insomma, pare di essere in Italia, con la differenza che qui, ne sono sicuro, si impegneranno per risolvere il problema. O almeno ci conto. 

Mi ha colpito anche un episodio di bassissimo giornalismo quando ho visto un servizio al telegiornale in cui il giornalista andava ad intervistare i ragazzini di 15 anni per chiedere qual´é la materia che a loro piace di piú e loro ripondevano "ginnastica", ovviamente. Beh, ovviamente, forse non ci sta perché io alla loro etá non avrei mai risposto "ginnastica" perché ogni anno rischiavo di essere rimandato pure in quella. Chissá come sarei stato classificato io a quel tempo, forse a livello "celebroleso". Questo dimostra che forse questi grafici non é che siano proprio attendibili del tutto. Guardate me, per esempio, sembravo stupido e invece ora, dopo vent´anni faccio ... la casalinga. 


giovedì 28 marzo 2013

Supercalifragilistichespiralidoso


Per essere felici non basta dire nelle situazioni piú improbabili "supercalifragilistichespiralidoso". Magari vincere al superenalotto aiuta giá di piú. Per tutti quelli che non vincono, invece, come me, forse perché non ho quasi mai giocato, é importante vivere in un paese che si preoccupi per la felicitá dei suoi cittadini. 
Dopo questo inizio da tema da terza media, io prendevo insufficiente giá all´epoca, arrivo subito al dunque: l´ OCSE ha pubblicato anche quest´anno le classifiche dei paesi dove é meglio vivere sulla base dei seguenti parametri: 
- housing
- income
- jobs 
- community
- education
- environment
- civic engagement
- healt
- life satisfaction
- safety
- work life balance

Ho provato a giocherellare con i numeri del loro sito, ma nel giro di poco sono andato in confusione. Avvevo perso un po´dell´entusiasmo che avevo quando ho trovato il sito, ma lo ho trovato quando ho scovato questo articolo de "La Stampa" che fa un riassunto, piú fotografico che altro. Secondo tale quotidiano italiano che cita l´OCSE che non cita Mery Poppins, la Svezia si posizione al quarto posto. 

Me lo aspettavo di trovarla tra i primi. E´questo il motivo per il quale sono qui. Adesso mi manca solo di trovare un lavoro e sono a posto. O vincere al lotto, ma se non gioco sará dura. Allora domani vado a giocare cantando come Mery Poppins, vediamo se funziona. (ma anche no).