mercoledì 4 novembre 2020

Covid in Svezia. Situazione al 4 novembre 2020.

Piú di qualcuno mi ha chiesto la mia opinione sulla strategia svedese di gestione del virus. 

Mi sono fatto l´idea che vi siete fatti l´idea che qui il virus é gestito come una banale influenza, che la gente sta bene e tutto prosegue normalmente senza stress, preoccupazioni di perdere il lavoro e lock down. 

Ho visto un video su youtube girato la settimana scorsa, in cui un cretino (italiano) girava per Drottningsgatan di Stoccolma e con aria sensazionalistica commentava che la gente girava senza mascherina, che entrava nei negozi, e che tutti sono rilassati e tranquilli e fanno shopping come se niente fosse. Mica come da noi (in Italia) che ci fanno vivere nel terrore! 

Ecco difronte a menate del genere (non parliamo dei negazionisti che quelli mi fanno proprio incacchiare), esprimere la propria opinione é difficile perché richiede tempo e l´italiano medio, forse la stragrande maggioranza, vuole risposte immediate e semplici a problemi complessi. Le tasse sono alte? abbassiamole. L´immigrazione? porti chiusi. E cosí via. Figuriamoci con il Covid: ognuno ha la sua semplice ricetta. Ho letto che basta assumere grandi dosi di vitamina C, che gli ospedali sono vuoti, che basta una trasfusione di sangue, che la mascherina non serve (anzi fa male e poveri i chirurghi che la usano da sempre), chissenefrega dei vecchi, o che addirittura il virus non esiste. E queste sono solo alcune. 

Allora provo a fare il punto della situazione. 

Cominciamo con il dire che qui in Svesia c´é uno pagato per fare l´epidemiologo di stato. Si chiama Tegnell. E´lui il fautore della strategia. Siccome lui, per definizione, é l´esperto, il Governo si adegua. 

Il problema é che nessuno sa quale sia questa strategia. E´evidente che si tratta di perseguire l´immunitá di gregge, ma Tegnell ha sempre affermato che non é cosí. Ma senza spiegare allora qual´é la strategia e su quali studi o osservazioni si basa. 

Secondo me i fattori base che sono stati presi in considerazione sono:

- Densitá abitativa. La Svezia ha una superficie che é una volta e mezza quella dell´Italia, ma ha gli abitanti della Lombardia. E infatti l´area piú colpita nella prima ondata é stata Stoccolma. Su 6000 morti cha abbiamo avuto fin´ora, ben 2450 sono a Stoccolma. Ma in generale le zone piú colpite sono quelle piú urbane, quindi Göteborg, Uppsala, Orebrö e cosí via.

- Naturale distanziamento. Gli svedesi fanno distanziamento da sempre. Quando sono stato in Italia questa estate era tutto uno scambiarsi di baci e abbracci (tranne che con ragazze carine, quelle mi evitano dai tempi delle superiori). Qui una pacca sulla spalla é una dimostrazione di amicizia notevole.  

- Vita sociale. Qui pochi fanno vita sociale. O almeno non nelle piccole cittá come quella dove vivo io. Non esiste l´aperitivo con gli amici dopo il lavoro e prima di andare a casa. Non conosco nessuno che esce la sera per bere una birra con gli amici. Ci si chiude in casa, semplicemente. Agli svedesi piace cosí. Non importa se la moglie é una gnocchissima oppure no. Per loro la vita é fare figli e ne hanno tutti due o tre. Ho visto italiani tornarsene in Italia solo per questioni di mancanza di vita sociale. Quando sono stato a Stoccolma un venerdí sera di qualche settimana fa, ho visto un bel po´di movimento, ma secondo me nulla in confronto ad una capitale del sud o centro Europa. 

- Informatizzazione spinta. La Svezia é un paese che ha sempre puntato molto sulle nuove tecnologie. E´ tutto molto informatizzato. Io lavoro praticamente senza carta. Con una connessione ad internet, posso lavorare in qualsiasi punto del mondo (senza considerare i fusi orari). Quindi é stato facilissimo per le grandi aziende dire ai propri dipendenti di lavorare da casa. Io lo faccio da marzo. Ovviamente le connessioni internet sono ottime. Io ho la piú economica che esiste, quindi 100Mb in download e 10Mb in upload. Effettivi. 

Il governo non ha obbligato nessuno a fare alcunché. Ma ha posto tutta una serie di raccomandazioni: lavarsi le mani, maggiore distanziamento (si, e poi?), evitare posti affollati, eccetera. E la gente si é adeguata: chiuse al pubblico tutte le manifestazioni sportive e i concerti. Evitati i buffet nei ristoranti, dove tra l´altro i tavoli devono essere alternati. Ogni volta che si fa una coda si deve stare ad 1,5 metri da quello davanti e quello dietro. 

Niente mascherine. La versione ufficiale é che crea una sensazione di falsa sicurezza. Mentre invece negare l´arrivo di una seconda ondata no, vero? Scusate sono un po´acido nei confronti dell´epidemiologo di stato. Molti chiedono che vengano rese obbligatorie, ma stranamente, nessuno le porta. Mai vista una. Perché qui funziona cosí: ci si fida dell´autoritá. E infatti, malgrado molti studiosi (studiosi veri, esperti di virus e non opinionisti televisivi) chiedano l´introduzioni di misure piú stringenti, la popolazione ha ancora fiducia in Tegnell. Esattamente il contrario dell´Italia dove non va mai bene niente, nemmeno quello che viene fatto bene. Peró c´é qualcosa di insano nella strategia svedese, infatti le mascherine le mettono solo gli operatori sanitari che lavorano nei reparti Covid. Una mia amica infermiera che lavora in ortopedia, per esempio, non la porta (infatti lei il Covid lo ha preso qualche mese fa). 

E sta funzionando? Per nulla. Guardiamo i paesi confinanti come Norvegia, Danimarca, Finlandia. Alcuni hanno denstitá abitative e usanze simili a quelle svedesi, ma hanno attuato, chi piú chi meno, un po´di lock down e imposto le mascherine. Ed hanno avuto un decimo dei morti (in proporzione) durante la prima ondata. Ora che arriva la seconda si rischia di fare peggio. Proprio oggi un articolo di un quotidiano parla di "dramatisk ökning", cioé aumento drammatico dei contagi, e quindi dei ricoverati e quindi anche dei morti. 

Alcune regioni hanno cominciato a porre restrizioni maggiori (pur sempre consigliate, mai obbligatorie) come evitare i mezzi pubblici. La prima regione é stata quella di Uppsala, due settimane fa. Ma non ha funzionato: i contagi sono aumentati e i ricoveri in ospedale. Ora il Governo raccomanda la stessa cosa per tutta la nazione. Ma se molti rispettano pedissequamente le raccomandazioni, ce ne sono molti altri che se ne fregano. 

Credo che per ora basta. Avrei altre cose da raccontare, ma ho scritto il minimo per darvi l´idea di com´é la situazione e che non é la figata che vi immaginate. Se con é chiaro, preciso che io non sono a favore di una strategia o di un´altra. Non so quale sia migliore. Io chiedo solo un approccio piú scientifico nella versione svedese. Nella versione italiana, chiedo una migliore accettazione da parte della popolazione. Perché dai, siete strani voi italiani. Chiedete le mascherine, vi obbligano e non riuscite piú a respirare. Chiedete restrizioni e poi vi lamentate che siete in prigione. Uno su tre di voi vota per quel kapitano che ha passato l´estate a dare il cattivo esempio, tra manifestazioni e spregio delle norme sulla mascherina o addirittura contro la app per il tracciamento, ed ora si lamenta. Mettetela via: siete un popolo di pazzi schizofrenici. Molti sono incalliti condivisori di fake news che possono in qualche modo creare panico e urlare alla dittatura (mondiale tra l´altro). E poi vi lamentate che il governo vi fa vivere nel terrore. Ve lo create voi il terrore. Non sono gli svedesi bravi a ignorare un virus, siete voi che vi incarognite per qualsiasi menata. L´unico vero dramma per voi italiani dovrebbe essere il non poter portare a casa un reddito per chi lo ha perso. Spero quindi che sappiate essere solidali gli uni con gli altri. Lasciate perdere le critiche sterili. Solo cosí potete sembrare una societá migliore. 




domenica 4 ottobre 2020

Il quadro svedese

 


Ve lo ricordate questo aggeggio? 

Si chiama quadro svedese. Ai miei tempi (detto cosí sembra il secolo scorso, ed effettivamente lo era) si trovava attaccato alle pareti delle palestre delle scuole. Io lo ho avuto nella palestra della scuola media ed in quella della scuola superiore. 

Mi ricordo che lo abbiamo usato un paio di volte. L´insegnante, che poi a chiamarlo insegnante bisogna avere coraggio perché non ci ha insegnato un tubazzo, ci fece fare un esercizio in cui dovevamo infilarci in un quadrato, afferrare la base del riquadro piú alto con le mani in modo opposto, cioé una rivolta in avanti e una rivolta all´indietro, quindi avvitarsi ed infilarsi sul buco successivo. 

E io pensavo che gli svedesi fossero abilissimi nel fare quello ed altri esercizi contorsionistici. Insomma, se si chiama quadro svedese, ci sará un motivo, no?

 Ecco, sono passati piú di 30 anni. Ora ci vivo in Svezia ed ho una figlia che pratica il basket. La accompagno quasi tutti i weekend in giro a fare partite e cosí vedo una marea di palestre. Alcune recenti, altre degli anni ´70. Ma una cosa che ho notato é che il quadro svedese non c´é MAI !!!

Allora ho pensato che forse una volta era piú diffuso, ma poi anche loro hanno cominciato ad usarlo un paio di volte e a perdere interesse e lo hanno tolto. E quindi ho chiesto ai nativi locali. Ho cercato una foto sul telefonino e tra una partita e l´altra ho chiesto se avessero mai visto un aggeggio del genere. Hanno preso il mio telefonino, zoommato, esaminato, mi hanno fatto domande tipo "a cosa serve?" oppure "ma é fatto di legno?" o "ma é attaccato al soffitto?". Insomma, domande tipiche di chi lo vedeva per la prima volta. E poi la conferma: mai visto. 

Ma allora perché si chiama quadro svedese? 

Perché lo inventó nel 1813 uno svedese di nome Ling. Lo stesso che inventó anche la spalliera (che infatti in croato si chiama scala svedese). Ho trovato in internet gli atti di un convegno sul quadro svedese del 2010. Recentissimo. C´é scritto che é rimasto in uso in Svezia e Germania fino ad una decina di anni fa. Non mi risulta. O almeno non in Svezia. 


giovedì 3 settembre 2020

Il numero dei parlamentari

 


Salve.

Mi é arrivata oggi la scheda elettorale per esprimere il mio voto al referendum costituzionale. Ebbene si: a noi emigrati, arriva per posta e votiamo, sempre per posta, molto prima dei nostri connazionali in patria. 

La domanda a cui bisogna rispondere é: vogliamo ridurre il numero dei parlamentari? Risposta secca: SI o NO. 

Ed ovviamente é scoppiato il dibattito politico. O almeno da come lo vedo io, da qui, al nord, non quello che avrei voluto. E io cosa vedo? Non sono venuto a conoscenza di dibattiti pubblici in prima serata tra i sostenitori del SI e quelli del NO. Intendo di confronti intelligenti e pacati. Vedo invece la stampa che si schiera e una miriade di commentatori sui social che vengono fuori con le affermazioni piú disparate. 

E questo non me lo aspettavo. E´da sempre che sento lamentele che i parlamentari sono troppi, ed ora che c´é il referendum e si lascia votare la popolazione (alla faccia di tutti quelli che urlano "dittatura!!!" continuamente in ogni contesto, compreso il covid), ecco proprio ora molti scattano e si pongono per il NO, come riflesso condizionato. Esatto, é un riflesso condizionato. Siamo talmente abituati a criticare il Governo, qualunque esso sia, che quella volta che fa qualcosa di cui saremmo sostanzialmente favorevoli, ci viene spontaneo criticarlo e sostenere pubblicamente il contrario delle nostre idee. Tipo la Finocchiaro e un altro esponente del PD che nel 2008 presentarono la stessa proposta, identica in tutto e per tutto, e ora sono accaniti sostenitori del NO. Ok, é solo un esempio e forse fatto male perché presumo che loro siano mossi da mera convenienza politica, ma il cittadino comune che inquina Facebook di menate (per il SI o per il NO, non importa), ecco lui si fa spesso prendere da critica da riflesso condizionato. 

E che cosa si scrive sui social e negli articoli di giornale? Chi critica il NO denuncia una diminuzione di rappresentanza parlamentare.  E allora io che ho un blog che parla della Svezia mi sono domandato: quanto é la rappresentanza parlamentare svedese?  Ecco, la Svezia ha una camera sola ed in essa solo 349 parlamentari. In rapporto alla popolazione significa un parlamentare ogni 27mila cittadini. In Italia con 945 parlamentari (tra Camera e Senato) contiamo un parlamentare ogni 62mila cittadini. Quindi la Svezia ha una rappresentanza maggiore. 

Se il funzionamento del Parlamento dipende dalla rappresentanza allora in Italia dovremmo aumentare il numero dei parlamentari, non diminuirli, se volessimo imitare la Svezia. Strano, perché i sostenitori del SI dicono che invece un Parlamento con un po´di sedie vuote sarebbe piú dinamico ed efficace. Ma le sedie vuote ci sono comunque, nel senso per assenteisti. Centra qualcosa? Secondo me no. O anzi, si, ma in un altro contesto. Ma scusate, mi sfugge qualcosa. Perché dovrebbe essere piú efficiente? Oggi in parlamento i vari membri votano secondo le indicazioni del segretario di partito. A questo punto basterebbe un posto da parlamentare solo per i segretari di partito che voti in base al risultato elettorale e non per teste e risparmiamo quasi tutto. Che poi non é vero. I costi del Parlamento non sono dati solo dagli stipendi dei parlamentari, ma dalla miriade di persone che ci lavorano e consulenze che girano attorno. 

Che poi non é che i parlamentari votano e basta. Devono anche partecipare alle varie commissioni (quelli che ne fanno parte) o a proposte di legge. Che in molti casi arrivano direttamente dal Governo e allora non si capisce: ma lavora questa gente o si puó fare a meno di una parte di loro?

Eppoi, ancora sulla questione della rappresentativitá. Come é che un cittadino puó percepire la rappresentanza di chi vota? Credete forse che i parlamentari si fanno carico delle istanze locali? Raramente, capita, ma raramente. Quante volte avete cercato di contattare un vostro rappresentante in Parlamento? Tra l´altro non riesco ad immaginare in quale circostanza ne avreste bisogno. Per problemi individuali o locali ci sono le autoritá locali: il Comune, in primis, poi la Provincia e la Regione. A proposito di Provincie, ma non si era detto di eliminarle? Non ci capisco piú una mazza. 

Ma ritorniamo sulla Svezia che ha una maggiore rappresentanza. E gli altri paesi? Leggo spesso che l´italia é quella con la rappresentanza piú alta. Ma se c´é la Svezia... allora vado a vedere gli altri paesi europei e scopro che su 27 paesi, solo 4 hanno una rappresentanza minore di quella italiana. Peró ci sono Francia, Germania che sono quelli che contano di piú. Chissenefrega di cosa fanno Malta, Estonia, Cipro e Bulgaria. Insomma, questo certo non aiuta a fare chiarezza se l´indice di rappresentanza é cosí importante. 


Serve per tagliare i costi della politica! Ecco un altro argomento che gira in rete. E subito la contro risposta di chi fino a ieri era contrario alla casta e ai suoi costi: il taglio di costi é irrisorio. Sono 100 milioni di euro risparmiati che divisi per 60 milioni di cittadini fa un paio di caffé all´anno a testa. E´vero, é poco. Ma nessuno di noi va al bar, ordina due caffé e se ne esce, dopo averli pagati, ma non consumati, con aria da riccone dicendo "tanto é poco, posso permettermelo". Sempre 100 milioni sono, se vi avanzano (e non mi pare proprio) dateli a me. Oppure ci ristrutturate delle scuole, o degli ospedali, ecc... senza chiedere debiti all´unione europea. 

Insomma, se tagliare i costi (esagerati) della politica é una cosa nobile e giusta, io ci vedo in questo referendum una bella dose di demagogia. Forse perché sono abitutato alla politica svedese dove le decisioni vengono prese a lungo termine e senza ottuse prese di posizioni politiche. E sopratutto qui di solito ci si pone all´inizio il quesito: qual´é il problema che si vuole risolvere? 

E´un problema di efficienza del Parlamento? E allora si fa una analisi su come migliorare l´efficienza. Cosí, provo ad indovinare, magari facendo leggi piú semplici ed intellegibili. O cercando di vietare comportamenti come la deposizione di migliaia di mozioni che artificiosamente cercano di insabbiare o ritardare un disegno di legge.  Allora forse é un problma di costi? Allora serve una analisi dettagliata di come si generano i costi e di come si possono tagliare. Io lavoro su cose analoghe, conosco le potenzialitá di una analisi seria. E´un problema di autorevolezza e credibilitá dei partiti? Chiedo perché anche questo ho letto su internet come motivo per il SI. Ecco allora é un problema di cultura politica, che l´italiano medio non ha, e per riflesso, nemmeno i suoi rappresentanti nelle istituzioni. 

Concludendo: le motivazioni apportate sia dai sostenitori del SI, sia da quelli del NO, non mi coinvolgono in nessun modo. Ma qualcosa bisogna pur votare e non farsi prendere da quelli che suggeriscono l´astensione. Quella é vigliaccheria politica. Se vi astenete poi non voglio piú sentirvi lamentare di qualcosa. E quindi, vabbé voteró SI. Non ci vedo questa deriva autoritaria, ma nemmeno una maggiore efficienza. Ci vedo invece una occasione mancata per una analisi seria dei problemi e sopratutto un confronto politico tra forze contrapposte ma responsabili. Insomma, 945 o 600 parlamentari, avrete sempre quello che vi eleggete. 




mercoledì 19 agosto 2020

Capiamo meglio il bostadsrätt

Vi ho giá detto che in Svezia puoi abitare in affito, come in Italia, oppure comprarti la casa, come in Italia. Ma c´é anche un terzo tipo che é diffussisimo di possesso di un immobile che é il bostadsrätt. 

Bostadsrätt significa letteralmente "diritto di abitarci" ed in effetti questo calza con il funzionamento del bostadsrätt. L´immobile, di solito un appartamento o una villetta a schiera, é di proprietá di una associazione. Qualcosa di simile capita in Italia con il concetto giuridico di condominio, dove ci sono parti private e parti comuni. Ecco, nel bostadsrätt i muri sono della associazione (förening). Queste associazioni hanno come soci i vari proprietari degli appartemanti o casette a schiera ed ha come compito quello di incassare delle rate mensili dagli stessi proprietari e gestire le parti comuni, nonché le manutenzioni straordinarie agli edifici. 

Capire dove finisce la competenza del singolo proprietario e dove inizia quello della associazione, non é facile. Ma questo non é lo scopo di questo post, anche perché ogni associazione ha uno statuto e un regolamento che definisce chi paga che cosa. 

Comunqe sia, quando si acquista una casa in bostadsrätt ci si impegna a pagare una quota mensile chiamata avgift. Tradotto significa canone. Questa quota é fissa mensile. Non é come le spese condominiali italiane che variano ogni anno a seconda anche delle spese straordinarie preventivate. No, in Svezia, l´avgift é determinato contrattualmente e si paga mensilmente. 

Di solito sono somme importanti perché spesso serve anche per pagare il riscaldamento e l´acqua calda sanitaria. Ho detto spesso, non sempre. 

Quindi, quando si cerca un appartamento o una casa a schiera in forma di bostadsrätt, le prime informazioni da guardare sono:

- il prezzo 

- l´avgift 

- altre spese di gestione

Se l´avgift, ho giá detto che cos'é, viene pagato al förening direttamente, le altre spese di gestione sono invcece le spese previste che il proprietario dovrá pagare, approssimativamente, come la  TV, internet, e quant´altro che magari non é compreso nell´avgift. 

Il motivo di questo post é che di recente ho avuto modo di studiare i bilanci di due förening molto simili tra loro, tutte e due in bostadsrätt, ma ... con sorprese. 

Immaginatevi che volete comprare casa e ne trovate sul mercato due chiamate A e B. Sono della stessa tipologia. Perfettemente confrontabili come superficie e disposizione delle camere. 

Solo che una é un po´datata, l´altra é di nuova costruzione. Conseguentemente quella nuova ha tutto nuovo: la cucina, i bagni, i pavimenti, gli infissi. Non solo, ma ha anche un moderno impianto di ventilazione e di riscaldamento (a pavimento). Se guardate i prezzi, la casa B, quella nuova, costa un po´piú dell´altra, ma non eccessivamente. Considerando tutto quello che offre in termini di modernitá, ha chiaramente un migliore rapporto qualitá/prezzo. 

Ma l´italiano medio é diffidente e avrete giá immaginato che sono le spese correnti ad essere piú alte. E invece no. L´avgift della casa nuova é addirittura piú basso di quella vecchia. Vabbé allora saranno le spese di gestione. Ed in effetti sono piú alte, ma di 2000 corone: 200 euro al mese. Non é un cifrone. 

E allora dove sta l´inghippo? 

La casa A ha un avgift di 6000 corone. E´la quota calcolata per mantenere in funzione tutta il förening diviso per il numero di case. Ci sono le spese di riscaldamento (la quota piú grande), il giardinaggio, le riparazioni ordinarie, i canali TV, lo spalamento della neve, eccetera per un totale di 4500. Di queste una parte sono di accantonamento a spese future, per esempio per rifare il tetto tra qualche anno. I rimanenti 1500 sono oneri finanziari. Giá perché in passato il förening si é indebitato (una parte del debito é ancora legato alla costruzione dell´edificio ed una parte al successivo aquisto del terreno) e ogni mese paga 500 corone per ogni casa di interessi e 1000 di quota capitale (cioé per ridurre il debito). 

La casa B invece ha un avgift piú basso ma di poco. Tenendo conto che non ci sono strutture comuni, come la lavanderia e la sauna, che non ci sono operai assunti per spalare la neve, o mettere il ghiaino sul ghiaccio e fare le manutenzioni, ecc... ecco dovrebbe costare molto meno. Ecco allora che si scopre che anche, e sopratutto, la casa nuova é gravata da oneri finanziari. Su 5500 corone di avgift, ben 4000 servono per pagare interessi e quota capitale sul debito. Ma che debito? Quello per costruire la casa. Il prezzo che viene chiesto (2 500 000 corone) é solo il 60% di quello che é costata la costruzione della casa. Il resto viene ripagato un po´alla volta, mensilmente, per 90 anni. 

Vabbé e chi se ne frega, la casa B costa molto meno. Si, ma ricordatevi che niente é gratis. Il fatto che la casa A vi fa pagare tante spese é perché ci sono tanti servizi. La casa B invece costa di piú mensilmente, ma per non avere altro che la propria casa e basta. Niente verde pubblico, niente servizi per la neve, niente gestione del riscaldamento, che viene pagato a parte. Secondo una normativa europea, infatti, tutte le nuove abitazioni devono avere il conteggio separato del riscaldamento e dei consumi di acqua calda (giustamente dico io). Niente sauna o locale lavanderia o locale per la festa dei bambini. Insomma, la casa B é nuova internamente, ma posizionata in un contesto piú spartano. Il motivo per il quale al giorno d´oggi le case si fanno cosí é perché anche la Svezia ha dovuto cedere il fianco un pochino alle logiche di mercato, a discapito di quelle sociali. 

Ecco, tutto questo per dirvi: sappiate che un bostadsrätt non si puó valutare solo dal prezzo e dall´avgift. Io ci ho messo anni a capirlo. Poi uno puó preferire la casa A o B, non importa, l´importante é essere consapevoli di quello che si sta pagando.

PS: alcuni dati sono stati arrotondati grossolanamente, ma solo a scopo didattico.

domenica 9 agosto 2020

Ottime notizie: BankID vs SPID

Buona notizie ciurmaglia !!!!


Nel mio post precedente avevo decantato la figheria (o figaggineria) della app chiamata BankID che permette l´accesso a tutti i siti della pubblica amministrazione e a quelli di molte aziende private. 

E´, secondo me, la chiave per capire la semplicitá della burocrazia svedese, oltre che ad entrarci ...

Oggi volevo parlare della storia di questa app, da come é nata, e su iniziativa di chi, fino allo sviluppo totale di oggi. Infatti, al giorno d´oggi, tutti gli svedesi ce l´hanno. Vivere senza sarebbe alquanto impossibile. Ecco, volevo parlarne oggi, a piú di 3 settimane dal mio precedente post. 3 settimane? Esato, il fatto é che nel frattempo mi sono permesso un po´ di vacanze. 

Ho fatto un mega viaggione, in auto, fino in Italia, con la famiglia. Ho percorso circa 5400 km ma ne é valsa la pena per reincontrare dopo tanto tempo parenti e amici. Anche se a Vicenza mi sono fermato solo pochi giorni... ma vabbé quello che volevo dire é che una sera sono uscito a bere alcune birre con gli amici (tre rosse alla spina se non ricordo male). Attorno al tavolo c´erano gli amici di sempre, tra cui il mio ex facente funzione di commercialista il quale mi ha raccontato che é giá stato introdotto da poco in Italia un sistema unico di login per la pubblica amministrazione, simile a quello svedese. Si chiama SPID

Mi ha detto che nel giro di un paio di anni dovrebbe addirittura divientare obbligatorio. Come sono felice: questa é l´occasione di riscatto che all´Italia mancava da sempre. Riscatto da che? Riscatto da un sistema medioevale, che fa rendere complicate le cose piú semplici, che fa apparire la pubblica amministrazione nemica del cittadino, che gli mette i bastoni fra le ruote ogni volta che egli vuole esercitare un suo diritto. Tra l´altro questo é lo stesso sistema che fa deprimere gli stessi impiegati pubblici costretti a regole artificiosamente stupide che rendono disservizi ad altri concittadini. 

E´quello che aspettavo da anni. Gli altri amici non ne sapevano nulla o quasi. Idem per parenti e altri conoscenti. Io invece so l´importanza epocale di tale innovazione e il giorno dopo, smaltite le birre, mi sono recato al primo ufficio postale per chiedere questo SPID (perché ho ancora un affitto in Italia e l´anno prossimo lo voglio dichiarare con questo nuovo sistema). L´impiegata ha subito detto che non si puó per i residenti all´estero. Poi ha chiamato al telefono un collega che le ha confermato che non si puó. Ma io avevo visto su internet che anche i residenti all´estero possono richiederlo all´ufficio postale. Allora ha cercato nella rete interna e non trovava informazioni a riguardo. Ma proprio niente. Dopo 10 minuti si capisce il motivo: stava cercando "speed" invece di "spid". Pensa che esperta, chissá quanti ne fa. E quindi scopre che avevo ragione io: posso richiedere lo SPID. Mi chiede il codice fiscale, io le do una fotocopia, ma lei vuole il tesserino originale, che non ho. Ma cosa cambia? il codice fiscale non scade mica, non cambia. Te lo danno quando nasci e rimane uguale fino alla morte, e dopo, per la denuncia di successione. NO! vuole quello originale. Vado all´agenzia delle entrate e mi dicono che devo chiedere un appuntamento: prima data disponibile é dopo una settimana, ma io non ho tutto questo tempo. 

Conclusione: lascio perdere. Per ora, ma ora che sono tornato in Svezia, provo a chiedere l´attivazione online. L´apposito sito governativo é il seguente

Tra l´altro questo episodio é un altro esempio di come lo SPID sia essenziale all´Italia: meno hai a che fare che gli impiegati agli sportelli e piú ci guadagni di salute. 

Sono eccitatissimo all´idea dello SPID (ognuno ha le sue perversioni). E´il primo passo per trasformare l´Italia nel paese piú figo del mondo: con le sue meraviglie, ma gestito come la Svezia (il primo passo di tantissimi che ne mancano). Certo, non posso essere sicuro che i creatori di questo SPID abbiano fatto le cose fatte bene. Magari é solo parziale, ma apprezzo la buona volontá e la voglia di migliorare. Bravi. Per caritá: meglio tardi che mai. La Svezia ha introdotto il BankID nel 2003. Adesso siamo nel 2020. Con calma, eh!!!

Quindi, invece di raccontarvi la storia del sistema svedese BankID, vi racconteró come riusciró ad ottenere, e come funziona, lo SPID, specialmente per i residenti all´estero. 

Stay tuned...



martedì 30 giugno 2020

L´ABC della burocrazia


La burocrazia in Svezia é quasi inesistente, ma lo stesso, non so da dove cominciare. 

Facciamo un breve elenco dei vari enti pubblici. Partiamo da questo. 

SKATTEVERKET
E´l´equivalente nostro dell´Agenzia delle Entrate. Infatti "skatt" vuol dire tasse. Ma si occupa anche di pratiche che in Italia sono tipicamente di competenza dei Comuni (uffici anagrafica in particolare). 
Esso di occupa, per i privati cittadini, di: 
  • dichiarazioni fiscali. Confermare le dicharazioni fiscale che arrivano giá precompilate, chiedere eventuali rimborsi, eccetera
  • servizi anagrafici. Comunicazioni di cambi residenza, richiesta di certificati anagrafici, rilascio carte di identitá, richiesta nome per neonati, matrimoni e cambi di stato civile, trasferimento in Svezia o dalla Svezia all´estero, ecc.
  • successioni
  • Richiesta di detrazioni fiscali (per esempio per lavori edili)
  • informazioni varie
Ci sono poi altri servizi per le imprese.

FÖRSÄKRINGSKASSAN.
E´l´equivalente nosto dell´INPS e si occupa di:
  • maternitá e paternitá
  • VAB, che significa Vård Av Barn cioé stare a casa dal lavoro, pagati, perché un figlio é malato
  • indennitá di malattia
  • sussidi economici per chi cerca lavoro
  • pensioni di invaliditá
  • molte altre indennitá (come le cure dentarie gratuite per i minori)

PENSIONMYNDIGHETEN
Corrisponde alla parte dell´INPS che si occupa di pensioni.

TRANSPORTSTYRELSE
Si occupa di tutto quello che riguarda i trasporti. Posso paragonarlo al nostro Ministero dei Trasporti e ACI riguardo ad auto, moto, barche, aerei e treni. 
Si occupa di:
  • patenti
  • bollo e pedaggi vari
  • licenze taxi
  • passaggio di proprietá
  • tutto quello che riguarda la salute e le statistiche relative al traffico
  • assegnazione targhe
  • revisione veicoli
  • comunicazione assicurazioni
  • eccetera

Ce ne sono tanti altri di enti pubblici, ma questi quattro sono i primi con i quali si entra in contatto. 
Tutti funzionano perfettamente online. Nessuno ti dice di recarti allo sportello, salvi casi particolari. Per esempio se devi fare la carta di identitá (perché ti fanno la foto sul posto), oppure se ti sei appena trasferito in Svezia e vuoi chiedere il permesso di residenza. Questo perché il sistema funziona benissimo, ma solo per chi é giá registrato. 
Entrare é difficile, ma poi é una pacchia. 

Ecco, dunque, immaginate di dover fare una qualsiasi delle pratiche sopra elencate. Entrate nel rispettivo sito web e cercate dove poter fare il log-in. 
Ci sono vari modi per fare il log-in ma i due piú frequenti sono i sequenti: 
Sono la stessa cosa in linea di principio. Entrambi richiamano una app che si chiama appunto BankID. E´la stessa che apre le porte a tutti i servizi on line degli enti pubblici. Nel primo caso la app é installata nello stesso computer che si sta usando. Nel secondo la app si trova nel cellulare. Ed é l´opzione che io uso abitualmente.

Questa é la genialata piú grande secondo me. Un unico sistema di log-in che vale per qualsiasi ente pubblico, comprese le regioni e i comuni. La stessa app viene usata come log-in anche per accedere in banca, nel proprio conto corrente. Anzi, originariamente era nata proprio per questo, ecco perché si chiama BankID. Ed é la stessa per tutte le banche. Ma viene usata anche per assicurazioni ed una infinitá di aziende private, tipo quelle che forniscono utenze (elettriche, telefoniche, ecc). Viene usato anche nella multinazionale per la quale lavoro, quando per esempio voglio modificare alcuni dati personali, o accedere alla mia busta paga, o chiedere rimborso di spese sportive (esatto é un benefit di cui parleró piú avanti). 

Nel prossimo post vi racconto la storia di questa app e vi faccio vedere come funziona. 



sabato 20 giugno 2020

Buon Midsommar

Come promesso oggi vi parlo di un qualche adempimento della burocrazia svedese.

Ma prima non posso che farvi notare che oggi é Midsommar. Forse la festa piú sentita in Svezia. Lo si intuisce dal nome (mid-sommar) che é la festa di mezza estate.
Ebbene sí, siamo giá arrivati a mezza estate. Di solito si considera finita agli inizi di agosto. Infatti quando si va in ferie in luglio, tra colleghi ci si dice "vi ses i hösten" (ci vediamo in autunno). Insomma a maggio ha nevicato, in agosto inizia l´autunno .... tanto per farvi capire come siamo messi.

Beh, insomma, la festa di midsommar, si festeggia il weekend a ridosso del 21 giugno: il sostizio d´estate. Il giorno piú lungo dell´anno. Il giorno in cui, nel nord della Svezia, il sole non tramonta nemmeno. Sul circolo polare artico. Ancora piú a nord, invece, é luce costante per alcune settimane. Nella mia latitutine il sole invece tramonta circa alla 23 e sorge alle 1 o 2 del mattino. In quelle poche ore il sole se ne sta appena sotto l´orizzonte dando quindi un senso di luminositá notevole a tutta la parte nord del cielo, che quindi non é stellato.

Ed é in questo periodo che la natura dá il meglio di sé. Tutto é verdissimo e cresce rigoglioso. Figli compresi. Si festeggia in tutto il nord Europa da migliaia di anni, anche se altri paesi usano nomi diversi, tra cui S. John´ day in inglese, con riferimento a S. Giuseppe che secondo il vangelo di S. Luca sarebbe nato 6 mesi prima di Cristo (ma molti anni prima) e confermando l´abitudine della Chiesa di dare significato religioso ad usanze pagane.

Le tradizioni della festa consistono di indossare gli abiti tipici svedesi e di ballare attorno ad un palo, con un paio di ciondoli, ornato di fiori. Ecco come é stato raffigurato in un dipinto del 1897.


La tradizione di ballare intorno al palo c´é ancora. C´e tutta una serie di canzoncine che deve rispettabilissimamente ripetersi ogni anno. La piú famosa di tutte recita: "små grudorna, små grudorna, är lustiga att se". Che significa :"le piccole rane, le piccole rane, sono ridicole da guardare". Il resto della canzone spiega che il motivo dello sfottó é che le rane, notoriamente, non hanno orecchie e coda. 
MA SERETE BELLI VOI !! dovrebbero rispondere le rane indispettite, ma forse gli manca anche il cervello per rispondere, o forse e piú probabilmente ce l´hanno ma non si abbassano al nostro livello. 

E questa cosa delle rane spiega l´animazione di Google di oggi:


Bene, ora vi invito ad osservare la forma del palo, ornato di fiori, con i due ciondoli sulla sommitá. Si chiama Midsommarstång.  Mi sono portato avanti per un lungo periodo la convinzione che la forma richiamasse un enorme fallo impiantato nel terreno, per celebrare un antico e pagano rito di fertilitá del terreno. Ma non é cosí. O almeno cosí giura Wikipedia in svedese. Ok, ci credo: sará solo una coincidenza. Peró sappiate anche che gli svedesi sono molto pudici, quindi, anche se fosse, non lo ammetterebbero mai.

Questa é la tradizione. Ma solo una piccola percentuale della popolazione svedese la segue. Ed in particolar modo quella con bambini piccoli. Le canzoncine, come quella delle rane, sono infatti molto infantili. Tutti gli alti invece si riuniscono con parenti o amici piú intimi, di solito a casa di qualcuno che ce l´ha particolamente bella, oppure in stuga, che é la casa per le vacanze. E´ancora molto seguita la tradizione di indossare una corona di fiori, almeno per le ragazze. Tipo questa: 

Ed ecco la novitá per quest´anno: le grandi celebrazioni sono state vietate. Quindi la totalitá degli svedesi si é ritrovata per grigliare con parenti o amici. 
Noi italiani invece ci siamo organizzati con un gruppo su FB e ci siamo trovati in riva ad un lago. Eravamo una quindicina di persone. Abbiamo mangiato un pranzo al sacco e fatto il bagno. Preso il sole, data la splendida giornata ed una lunga partita di ciacole. (é dialetto veneto, ma si capisce, vero?). E ci é passata la giornata benissimo, e in un attimo. 

E quindi buon midsommar a tutti. 


(mi son dimenticato di parlarvi delle burocrazia... beh facciamo domani)