domenica 30 settembre 2012

Polenta med bacalao


Non passa giorno, e non esagero, che non vedo qualche riferimento all´Italia. Veramente.
L´Italia, qui in Svezia, é un posto molto esotico. Quando mi presento a qualcuno dicendo che sono italiano subito la gente mi fa un sorriso come per dire, "veramente?" "che figo" e "come é possibile che un italiano sia sia allontanato dalla sua terra per venire qui?". 
Ho la sensazione che molti svedesi pensino che l´Italia sia un posto magnifico, ed in effetti lo é, ma molto romanzato, tipo che se lo immaginano come un enorme villaggio turistico dove la gente gira in infradito anche d´inverno, mangia divinamente sorseggiando un buon vino, feste e balli in continuazione all´insegna del buon vivere. Tutto ció non viene influenzato dalle terribili voci che arrivano sul malgoverno e sulla criminalitá, sulla spazzatura, l´inquinamento, eccetera. 
Anche al corso di svedese, che ho compagni che vengono da tutto il mondo, é sufficiente per me dire certe parole magiche tipo maccheroni, o lasagne, o amico mio, o ciao come stai e la gente si squaglia davanti. Uomini o donne che siano. 
Anche dalla televisione i riferimenti all´Italico suolo sono ormai quotidiani. A volte nel bene, a volte nel male. Mi pare che gli svedesi non se ne curino, ma io invece ci soffro se i segnali sono negativi. Tipo ieri sera, per esempio. Ho visto in uno dei canali principali svedesi un intero documentario in inglese, ma sottotitolato in svedese sulla camorra napoletana. Da rabbrividire. 
Oggi invece ho visto in una trasmissione di cucina la spiegazione della polenta e baccalá. Ma non era fatto in studio, era proprio girato in Italia, penso a Bologna. Che poi io sono molto sensibile all´argometo perché noi vicentini siamo famosi per il baccalá alla vicentina. Esiste anche la relativa confraternita. Mi faceva sorridere il fatto che abbiano tradotto questo piatto in polenta med bacalao. Bacalao? ma che razza di dizionario hanno usato? quello portoghese?  

2 commenti:

  1. Pa ren svenska heter det kabeljo. Men det ar val inte sa romantiskt: majsgrot med mjolkkokt kabeljo??
    Mi dispiace per gli umlaut mancanti..

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  2. ciao carlo, vedo che sei una "matricola" della svezia. mentre io sono un novellino. ho letto tutto il tuo blog. apprezzo molto lo stile spiritoso con cui lo scrivi.
    sai, mi ha colpito il post dove parlavi di stato liberale e di stato socialdemocratico.
    io credevo di essere un fan dello stato liberale. ma se mi guardo dentro credo di essere solo una persona che vuole vivere in pace. sì, vado letteralmente in bestia a pagare le tasse in italia, che ormai supera abbondantemente qualsiasi nazione del mondo a livello di tassazione (tra imposte dirette e indirette si supera il 60% e alcune imprese arrivano al 75%). vedo la stupidità dei governanti che hanno tassato le barche e l'edilizia e i beni di lusso e hanno contribuito ad affossare la nautica, l'immobiliare e il turismo, settori che tenevano alto il nostro paese. ovviamente un sacco di famiglie sono andate in rovina e il gettito è diminuito, quindi si dà la colpa agli evasori.
    ebbene sì odio le tasse, la corruzione e vorrei uno stato poco presente nella mia vita.
    avevo anch'io un'attività nell'immobiliare, che faticava, ma avrebbe potuto reggere se i tributi non mi avessero spolpato letterlamente. ma il punto è: in cambio di cosa? per ogni carta o bollo dovevo perdere mezza giornata in coda a sportelli con impiegati in pausa caffè. per dare documenti inutili che finiranno dimenticati in un archivio dopo che svariati impiegati li avranno svogliatamente timbrati e a cui le mie tasse pagano lo stipendio. è un serpente che si mangia la coda. i soldi servono per pagare i controllori e i burocrati, non per erogare servizi. servono dare lavori che complicano la vita ai cittadini ma giustificano lo stipendio di chi li compie. non ne posso più di vedere 4 impiegati in comuni di 300 abitanti che passano le mattinate a bere vino al bar. non ne posso più di vedere che i soldi pubblici servono sempre e solo a dare da mangiare a una minoranza di parassiti: avrai sentito del caso fiorito in italia. ovviamente è solo la punta dell'iceberg, visto che ne vengono beccati a intervalli regolari con cadenze precise ogni anno. e poi ti propinano lo spot (pagato con soldi pubblici) che se paghi più tasse hai più servizi. balle se paghi le tasse (e io purtroppo come un idiota pago tutto), qualcuno mangia di più. fine.
    scusa lo sfogo. ho avuto sempre un'amore viscerale per il nord europa. deve essere qualcosa di genetico. e ho sempre ammirato il modello scandinavo. detto da un liberale come me sembra strano no?
    invece mi sono accorto che forse non sono liberale. mi va bene pagare le tasse se tornano come servizi. forse sono solo stufo di farmi prendere per la gola da un sistema malato e corrotto.
    quindi: o non pago tasse e lo stato non c'è e fanno tutto i privati, o lo pago ma i servizi mi arrivano. in italia abbiamo le tasse più alte del mondo e servizi a dir poco vergognosi. e tra l'altro li paghiamo (scuola, università, poste, sanità, ecc...). e ho realizzato che sono semplicemente stufo del modello italiano. io non mi sento italiano, e me ne andrei a gambe levate.

    quindi la mia domanda che voglio porti.
    tu hai 38 anni, una moglie e una figlia.
    cosa ti ha spinto ad andare alla dervia in svezia. hai degli appoggi (gabriele e silvia di onewaytosweden?, ma tua moglie era d'accordo?
    se non lo era, come l'hai convinta?
    io venderei tutto e partirei, il problema è che mia moglie non vuole. vuole restare attaccata al poco che abbiamo qui. non vorrei doverlo fare tra un paio d'anni quando l'italia sarà andata a picco e rimpiangeremo di non averlo fatto prima.
    scusa lo sfogo sul tuo blog. raccontami come hai convinto la tua famiglia, se puoi, nei prossimi post!
    grazie

    marco (udine)

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