martedì 21 maggio 2013

Eurovision


Quando ero in Italia, leggevo i blog degli italiani residenti in Svezia assiduamente e anno dopo anno avevo imparato che piú o meno in questo periodo si svolgeva l´Eurofestival: una manifestazione canora a livello europeo. 

Tutti ne parlavano in modo entusiasta, ma per me erano solo chiacchere. Non avevo mai sentito parlare di questo festival e non capivo tutto questo entusiasmo. Per il me il festval per eccellenza era quello di Sanremo che peró non avevo mai guardato non piacendomi. Cioé, vi domanderete, come fai a dire che non ti piaceva se non lo avevi mai guardato? Non lo so, ma nel corso di quasi 40 anni qualche immagine la avevo vista e qualche nota sentita. Canzoni perlopiú mielose, contornate da corone di fiori che si prestano piú per un funerale che per un festival canoro e presentatori discutibili mi hanno sempre dato l´impressione che i festival della canzone popolare dovessero necessariamente avere un aspetto old-fashion. Piú old che fashion. Sopratutto nelle musiche e per me, che ascolto musica rock da sempre, é ovvio che non posso essere attirato, nemmeno se la presentatrice mostra una farfallina tatuata vicino a quell´altra (l´ho letto sui giornali). 

E allora non capivo tutto questo entusiasmo per l´Eurovision. Ero in contatto con alcuni blogger e mi dicevano: vedrai, vedrai che quando sarai qui in Svezia, lo guarderai anche tu. Tipo parabola biblica. Macché figuriamoci, pensavo. 

Il tempo passa, mi sono trasferito in Svezia ed é arrivato pure maggio: tempo di Eurovision, che tra l´altro, quest´anno si svolgeva in Svezia, a Malmö perché la Svezia é la vincitrice dell´edizione dell´anno scorso e questo spiega il perché di un tormentone che ho sentito tutto l´inverno... 
E tutti che ne parlano. Evviva la Grecia, scrive uno su Facebook. Io tengo per Malta, mi dice quell´altro. Ma di che cribbio stanno parlando? Sono riuscito ad evitare le due serate di selezione ma poi, alla finale, ho ceduto. Dovevo guardarlo almeno 10 minuti, almeno per sapere di cosa avrebbero parlato tutti per un altro anno. Ed é finito che ho guardato tutta la serata finale. Ebbene sí, perché a differenza del Festival di Sanremo, in questo le canzoni sono veramente popolari ed orecchiabili. Anche se non sono proprio il mio genere devo ammettere che si fanno ascoltare. Incuriosivano poi le coreografie. Forse l´effetto piú dirompente in me lo ha avuto quel pollulare di bandiere di tutte le nazionalitá che ha stimolato i miei principi di europeista convinto e di appartenenza e quando l´acqua bolle nella pentola degli ideali, bisogna buttare giú la pasta e sono rimasto attaccato al video tutta la sera, anche se, ammetto, le ultime canzoni non riuscivo a tenere gli occhi aperti. 

E cosí anche su questo, sono diventato parte del sistema. Accidenti al conformismo. 

1 commento:

  1. insomma, sei fottuto! :-)
    e pensare che parte dei successi della svezia negli ultimi tempi sono stati dati anche dall'aver mantenuto la corona invece di cedere la sovranità monetaria... avrai notato che germania a parte tutti gli stati entrati nell'euro stanno andando in malora ad uno ad uno...

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