venerdì 25 ottobre 2013

Vacanze intelligenti


Approffitando di un volo super low-cost di Ryanair, io e famiglia ci siamo permessi un weekend in Italia, a Vicenza. 
E´stata una toccata e fuga organizzata solo per incontrare amici e qualche parente e mangiare quelle cose che qui ci mancano tanto. 
Abbiamo calcolato che avevamo a disposizione tre colazioni, tre pranzi e due cene. Prima ancora di partire avevamo stabilito nei dettagli il DOVE mangiare, il COSA mangiare e CON CHI mangiare. Penso che nenche uno svedese avrebbe potuto organizzare tutto cosí nei dettagli. 

In breve é andata cosí:

IL SABATO
partenza da casa alle 3:40 del mattino. Grattato il ghiaccio dai vetri della macchina con temperatura a 0º e direzione aeroporto Skavsta. Aereo decollato alle 6:30 e arrivato a Treviso alle 9:00 dove abbiamo trovato una temperatura di quasi 20º (che poi durante il giorno li ha anche superati). Io mi denudo o quasi e rimango in maglietta a maniche corte e mi sento un figo in mezzo a tutti quelli che se ne stanno in abiti tipicamente invernali tipo camicia e maglione di lana. Il bello é che mi dicono che sono fortunato ad aver trovato una cosí bella giornata di sole. Sole? Ma quale sole che c´é una cappa che non si vede nemmeno il sole ... 
Ci fiondiamo dentro al primo autogrill e ci gustiamo una brioches con cappuccino. Poi siamo andati in un centro commerciale dove sapevo che di solito si trovano al sabato mattina alcuni miei amici per fare colazione e fare un giro da Mediaworld. Ognuno c´ha le sue abitudini, non chiedetemi come mai questi fanno cosí da sempre. Comunque avevo ragione e cosí finché loro si bevevano il consueto cappuccino di mezzogiorno, io mi sono gustato il tanto agognato spritz-aperol. A momenti mi commuovevo. 
Ma il programma aveva un ritmo ben preciso da seguire. Occorreva andare in un ristorante lí vicino che noi apprezziamo per fare ottimi piatti di pesce. Avevamo giá deciso da mesi che avremmo preso tutti gli spaghetti allo scoglio, che qui in Svezia forse non arriveranno mai. 
Eppoi, una gita in provincia nel nostro mitico paesino di ex-residenza dove tutti e tre siamo andati dal parrucchiere/barbiere perché qui in Svezia sono costosissimi e professionalmente discutibili. Nel frattempo abbiamo incontrato circa metá paese e tutti mi sono venuti incontro per salutarmi e scambiare due parole. Compreso quello stordito del mio vicino di casa che mi ha chiesto: e allora come si sta in Brasile? 
Sono riuscito a dribblare tutti e raggiungere la meta: casa di amici con i quali avremmo trascorso la serata e infatti cosí é stato e ci siamo recati in una pizzeria che noi apprezziamo particolarmente. sapevo che lí avrei potuto prendere la mia pizza preferita che é porcini e lardo di colonnata servita con una ottima birra wiezen... non dico altro. Quanto mi mancava. 

DOMENICA. 
Mi sveglio e penso che si sente che non c´é un sistema di ventilazione nelle case italiane. Sento il bisogno di aprire la finestra per cambiare aria, metto la testa fuori ma l´aria che c´é fuori é identica a quella che c´é dentro. Che umido. Colazione da re in una pasticceria conosciutissima in cittá con brioches e cappuccino. Eppoi incontro con un amico. Il programma prevedeva uno spritz, ma era tardi e ci siamo recati a casa di zii dove abbiamo mangiato divinamente ed ho fatto il bis di tutto. Poi siamo ritornati nel paesino suddetto, ho dribblato altri compaesani, e siamo andati a trovare altri amici che ci aspettavano per poi ritornare di corsa a Vicenza dove sarebbero arrivati amici da Verona e da Cesena che congiuntamente con altri vicentini avremmo cenato in un´altra pizzeria tipicamente napoletana (non prima di un abbondante prosecco come aperitivo). Fenomenale. Sopratutto la compagnia perché a tavola eravamo in 15 e tutti di ottimo umore. Il programma prevedeva anche un amaro o una birra ulteriore, ma cominciavo ad essere un po´provato. 

LUNEDI
di nuovo colazione nella pasticceria suddetta in replica di quella del giorno precedente. E poi mi sono fatto imprestare la bici e sono andato nel mio vecchio studio a trovare la collega di studio, anche per questioni di lavoro, poi dal commercialista e poi in un paio di banche. Sono arrivato a casa giusto-giusto per sedermi di nuovo a tavola, questa volta ha preparato mio papá e niente aperitivo o amari, ma un bicchiere di vino bianco ci stava tutto. Eppoi via, verso l´aeroporto di Treviso di nuovo. 

EPILOGO
Qui in Svezia ho stretto molte amicizie e molto sincere. Non di meno di quelle che ho lasciato a Vicenza. Ma é ovvio che una amicizia che non si frequenta per cosí tanto tempo, poi dá una emozione notevole quando ci si reincontra. I calorosi abbracci che ho ricevuto erano quasi commoventi. Ho detto "quasi". Purtroppo il tempo era cosí scarso che proprio non ce l´ho fatta a incontrare anche altri che avrebbero sicuramente meritato. 
Per quanto riguarda invece il cibo, mi sono tolto certe voglie in modo spettacolare e ora per alcuni mesi sono a posto. 
Se tutto si mette a posto con il lavoro, conto di ripetere l´esperienza magari a marzo/aprile dell´anno prossimo e conto di vedere anche altri. E questa volta un baccalá alla vicentina non me lo toglie nessuno. 

1 commento:

  1. ahaha! forte il tuo vicino stordito.
    come ti capisco!! quando sono tornato da stoccolma un mese fa, ho lasciato vento, pioggia alternata a sole e temperature intorno agli 8/10 gradi. appena sceso a treviso ho trovato 20/21 gradi con somma gioia di mia moglie, ma non mia! visto che c'era una cappa di umidità e foschia che tutt'ora sussiste (ci saranno stati un paio di giorni di sole limpido...) e che mi ha fatto venire il mal di testa per un po' di giorni, accompagnato dal mal di fegato per le storture italiane!
    meglio il freddo "onesto" di stoccolma!

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