giovedì 30 agosto 2012

Il mio quartiere

Io abito in un quartiere popolare. 
Eppure il quartiere mantiene un medio/alto (rispetto a quello che sono abituato) livello abitativo. L´intero quartiere é costituito da condomini con al massimo 3 di piani di altezza, ma siccome il terreno é ondeggiante, i vari edifici sono costruiti in modo da nascondersi tra una collinetta e l´altra, il tutto nascosto nel verde. 
Giá: tantissimo verde. Se fosse stato in Italia, sarebbero venute fuori una serie di palazzine in piú. Lo so: qui il terreno costa molto meno e non c´é la smania di sfruttare ogni singolo centimetro quadrato, ma c´é in generale la tendenza a costruire pensando che poi ci abiteranno degli esseri umani con i loro bisogni e le loro  esigenze, piuttosto che pensando al profitto. E c´é tutto un sistema che sto ancora capendo che serve per evitare la speculazione edilizia. 

Molto verde, dicevo, che viene curato a livello maniacale. Ogni mattina si sentono i tagliaerba che fanno il giro. E ci mettono qualche giorno a farlo tutto e poi ricominciano. 
Ogni edificio ha negli interrati una serie di locali comuni. Delle cantine per esempio, di circa 5 mq per ogni famiglia (förråd). E poi c´é un locale che si chiama Torkrum che serve per asciugare i panni. E´abbastanza facile pensare il motivo. Questo locale ha una serie di fili appesi sul soffitto dove mettere il bucato e una serpentina per scaldare l´aria collegata con una ventola. Ci sono anche dei locali ad umiditá controllata che servono per far riposare marmellate, confetture, vini. Questi locali occupano il seminterrato di tutto l´edificio dove vivo io. A distanza di 2 settimane dal mio arrivo non riesco ancora a capacitarmi di come abbiano progettato questi locali ad uso pubblico piuttosto che realizzare garages, che invece non ci sono. 
Il motivo é semplice: gli svedesi hanno un forte senso del sociale e contestualmente le macchine vanno disincentivate a favore dei mezzi pubblici e delle biciclette che hanno quindi una dimensione molto piú sociale e meno individualistica. 

Uscendo dall´edificio invece ci sono strutture comuni a piú edifici. La principale é il locale lavanderia. Uno stanzone dove ci sono varie lavatrici e asciugatrici, ma di questo scriverò un post a parte a brevissimo. 
C´é anche una stanza per organizzare feste di compleanno o simili. 
Eppoi ci sono le casette per lo smaltimento dei rifiuti. Qui non serve andare all´ecocentro, ogni famiglia puó percorrere al massimo cento metri e incontra queste casette con dentro vari cassoni e reparti per raccogliere la raccolta differenziata. (per il secco e l´umido ci sono invece dei contenitori apposta proprio davanti a casa). 

Il tutto é curato nei particolari. Per esempio, ogni famiglia ha il proprio nome sulla porta ed é tutto pulito ed ordinato. Ci sono parchi giochi per bambini praticamente ovunque, l´uso delle auto é praticamente vietato se non in casi particolari (per carico/scarico). 

Insomma un quartiere a misura d´uomo. E questo sarebbe quello povero. Immaginate gli altri. Conosco un condominio qui vicino, dove tra l´altro ci abitano degli amici, che ha pure la sauna condominiale.

1 commento:

  1. Avrei scommesso due birre e mezzo che la förråd
    si scrivesse ffroda ...

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