mercoledì 3 luglio 2013

Strawberry fields forever

Chi si interessa un po´della Svezia sa giá che in estate va fortissimo il consumo di fragole. E la Svezia ne produce tante e buone. Il che all´inizio mi sembrava strano perché pensavo alle fragole come ad un frutto esotico tipico dei paesi caldi. E invece qui in Svezia cresce molto e bene. Le fragole svedesi sono rinomate per essere belle e buone. 

Abbiamo saputo che ci sono alcuni agricoltori che permettono alla gente di andare a raccoglere le fragole direttamente nel campo e poi le fragole raccolte vengono pesate e pagate. E cosí abbiamo fatto domenica mattina. Siamo andati leggermente på landet (in campagna) a pochi km dalla cittá ed abbiamo trovato uno di questi campi di fragole. Avevamo delle terrine portate da casa. Ce le hanno pesate prima e ci hanno assegnato un filare. E ce sono tantissimi. Pensate che a noi hanno dato il numero 136 e ognuno di questi é lungo 50/60 metri. Abbiamo raccolto le fragole che ci pareva e poi le abbiamo portato alla pesa per il pagamento. Il costo é abbastanza onesto: 30 kr/kg che significa 3,50euro/kg.

Purtroppo ci siamo fatti prendere un po´la mano coinvolti nell´emozione della prima volta e abbiamo portato via qulcosa come 7 kg. Evvabbé, abbiamo esagerato. A casa abbiamo preparato una quantitá enorme di marmellata. 
Comunque é stato bellissmo starsene lí, all´aria aperta, in una tipica giornata estiva svedese (poco sopra i 20º) nel contesto della splendida campagna che in questo periodo é caratterizzata dai campi di colza in fiori che diventano gialli. Insomma, una meraviglia. 

PS: quel distinto signore nella foto che mostra le mutande non sono io (che sto facendo la foto) ma un altro själv plockare di passaggio. 

12 commenti:

  1. qualche anno fa sono stato in finlandia. vendevano le fragole per la strada. erano abbastanza care. per sfortuna, o fortuna, a seconda dei casi, avendo poca disponibilità economica mi sono detto: ma chi se ne frega di comprare le fragole nelle bancarelle per strada. le compro in offerta al supermercato in italia quando torno. ah, a me le fragole piacciono molto. poi l'ultimo giorno ho ceduto. Ahhhaaaaaa! credo che siano una delle cose più buone cha abbia mai mangiato. ne ho mangiato un kg abbondante solo l'ultimo giorno!! se in svezia crescono altrettanto buone, bhè, vi invidio di cuore! una cosa che qui non riesci semplicemente a immaginare fino a quando non le hai provate. mi sarei trasferito in finlandia solo per le donne bellissime, ma sono sposato, quindi restavano le fragole. vi giuro che per un po' di tempo ci ho pensato. adesso mollo tutto e vado a vivere là, così mi mangio ogni anno quelle bellissime fragole.

    detto questo il prezo di 3,5 € mi sembra caro considerato il fatto che te le devi anche raccogliere! è come se facessi pagare il miele di mia moglie a prezzo pieno dicendo, però vieni a smielartelo nel laboratorio da solo. magari!!! risparmierebbe un bel po' di lavoro!

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  2. Ti sei fatto fregare "alla svedese" come al solito.
    Il bello è che non te ne accorgi

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  3. certo anonimo che hai il dente avvelenato. è un po' che fai polemica su questo blog.

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  4. sì, perché la gente emigra senza rendersi conto di come stanno le cose realmente, inseguendo un sogno che nulla ha a che fare con la realtà!
    non siamo negli anni '60 che aprivi il baracchino del gelato e ci facevi su un impero.
    io faccio polemica perché questi blog sono pericolosi. invogliano altra gente a partire, creando una reazione a catena. tutti qui. il risultato è che poi l'italiano diventa odioso ai locali, come sta succedendo con gli immigrati del medio oriente, che nessuno può vedere perché ce ne sono troppi. questo anche se sono delle brave persone, la nomea ormai è rovinata.
    (discorso che fanno agli studenti stranieri all'uni di stoccolma al corso di etnologia svedese).
    l'autore di codesto blog ha preso un bel granchio a trasferirsi ma non lo vuole ammettere.
    e poi leggo 'sto blog e il tipo racconta della piscina gratuita, di quanto è bella la Svezia e va avanti a idee stereotipate senza vedere i problemi che ci sono qui (le scuole per esempio)
    ovvio che a una persona seria salti la mosca al naso.
    la disoccupazione è un problema pure qui, solo che le statistiche vengono "truccate" (diciamo modificate) per far bella figura con il resto d'Europa. ma il problema rimane e sta pure diventando bello grosso. io conosco fior di svedesi che vengono assunti 6 mesi e poi rimandati a casa e le condizioni di lavoro non sono sempre migliori di quelle italiane.
    in banca, per esempio, i dipendenti non si possono sedere. non hanno uno sgabello e stanno in piedi per ore ed ore. alla faccia dei diritti umani. in Italia questo non succede!
    inoltre c'è il problema che l'italiano arriva qua senza sapere l'inglese e non impara lo svedese.
    allora, mettiamo in chiaro che gli svedesi non danno lavoro allo straniero per il suo livello di svedese, proprio perché loro stessi conoscono la difficoltà della loro lingua, ma per una professionalità che interessa al Paese. una professionalità che senza l'inglese non può venir espressa. puoi essere il miglior architetto, contabile, fruttarolo ma se non sai spiegarti...
    questo non te lo dice una persona frustrata o che sta male in Svezia - tutt'altro!
    io sono felice qui e ho trovato anche l'amore, figurarsi. non sono qui per parlare male della Svezia o dell'Italia ma per far capire che qua non è più la Svezia di Olof Palme.
    (continua)

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  5. oggi, pure se sei qualificato ci vogliono pacchi di umiltà e spesso ti tocca ripartire da zero e aggiornarti. il che si può tradurre in anni di mancata indipendenza economica e di allontanamento dal mercato del lavoro. a 38-40 all'estero non sei un ragazzo ma una persona adulta e sei meno competitivo sul mercato del lavoro, che preferisce 25-30enni.
    non sto qua a raccontare la mia vita dato che non interessa a nessuno ma posso assicurarti che me la sono sudata nonostante fossi già più che qualificata, esperienza pluriennale (20 anni) e con la conoscenza dell'inglese a livello madrelingua. inoltre, sono approdata alla Svezia già con un lavoro a tempo determinato, ne ho trovato un altro subito dopo e ho incontrato la persona con cui ora vivo. ecco perché sono rimasta, altrimenti tornavo in Italia o andavo in un Paese anglosassone, risparmiandomi di studiare una lingua ex novo.
    ora come ora sono quasi a posto per quanto riguarda il lavoro, ma con contratto a tempo determinato e poi chissà se ce la fo... per rimettermi in carreggiata con gli svedesi ci ho messo 3 anni e pensate che faccio ricerca e nel mio campo quasi non c'è concorrenza.
    figurarsi per i lavori "normali"... con tutti gli svedesi disoccupati che ci sono!
    (continua)

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  6. se il nostro blogger voleva questi servizi poteva farsi qualche km non troppo lontano da casa e trasferirsi in Alto Adige, dove ci sono le piste ciclabili fino a Trento e delle piscine stupende, anche con acqua termale, ci si muove a piedi o coi mezzi e gli stipendi sono più alti che in Veneto. non c'era bisogno di venire fino in Svezia. però, visto che evidentemente trasferirsi in Svezia "fa fico", allora ce la racconta su...
    per concludere io penso che se uno voglia emigrare faccia benissimo però allora ci risparmi i suoi racconti di cosa fa o non fa e aspetti quando ha un lavoro stabile e si è rifatto una vita per davvero. perché la fuori è pieno di gonzi che ci credono e di gente che si è fatta un ... così (e sta ancora facendoselo) e si sente pure un po' presa in giro a leggere certe scemate.
    bene, ho finito. scusate l'intrusione, non posterò mai più
    spero che la mia riflessione serva al blogger a scendere dal pero e affrontare questo Paese in maniera meno infantile e la finisca di usare Internet come un bar, invece che come uno strumento utile per imparare, ad esempio, lo svedese e trovare un lavoro (non aspetti l'ufficio di collocamento perché non funziona nemmeno quello svedese).
    tanti auguri a tutti
    Ale (ora mi firmo)

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  7. mi scuso, non volevo scrivere "scemate" - mi correggo con "realtà vista con gli occhiali rosa".

    Caro Carlo, ti auguro di risolvere presto la tua situazione ma postare sul blog non ti aiuterà a farlo. il blog fa perdere molte energie preziose che potrei utilizzare per inserirti nella società svedese e magari anche studiare un po' di etnologia per capire la mentalità di questo popolo che, così gentilmente, ci ospita.
    io mi arrabbio per questo - perché vedo che la gente perde tempo a mettersi in vetrina invece di agire e realizzare i propri sogni.
    (oggi però mi ci metto pure io in questa classe di persone)
    infine, non affidarti troppo alle forze di tua moglie perché, se lei verrà "integrata" prima di te (come è altamente probabile, dato le politiche pari opportunità che vigono qui) potrebbe anche stancarsi di averti appeso alla manica.
    quindi, se puoi, cogli anche l'opportunità di approfondire l'inglese e di fare anche un lavoro estivo. ma corri! quando sei arrivato avevi 38 anni, ora vai per i 39. non c'è tempo a quest'età.
    fidati, te lo dice chi naviga nelle stesse acque.

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  8. Infine, per concludere, si può sapere se uno con un lavoro decente debba emigrare alla bella età di quasi 40 anni?
    Io sono emigrata per destinazione a caso (mandai diversi cv in giro) per togliermi da una situazione che non mi piaceva. Facevo la libera professionista e non trovavo più lavoro perché il direttore di un ufficio, per il quale lavoravo, andò in pensione.
    Avendo lavorato molto con stranieri e avendo abitato all'estero in diversi Paesi per gran parte della mia vita, volevo tornare alle mie radici. Non ne potevo più del mondo del lavoro italiano che, nel mio campo, è in crisi da almeno venti anni (e pure dell'uomo italiano).
    E alla fine sono arrivata qui... Io però ho dovuto andarmene, ma chi ha già una posizione, una casa e rischia tutto per inseguire un mito che non esiste più da 30 anni... mi sembra un atteggiamento puerile. Almeno dite la verità sul blog, non raccontate storielle perché non vi crede più nessuno.

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  9. Insomma, Carlo, non ti puoi manco pijà 10 minuti per bloggare, hai capito???? Studia, lavora, fai la corte a tua moglie se no si stufa di te, ma non bloggare. Neanche 10 minuti. Pure se le fragole sono buone.
    anonima antitroll

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  10. uff che filippica cara ale.
    è vero che aveva una posizione in italia, ma forse, non sai com'è la situazione in italia. le imprese muoiono come mosche e dietro di loro sono in crisi nera (come ovvia conseguenza) gli studi di commercialisti. forse non ti rendi conto perchè non ci vivi da molto: qualsiasi motivo è buono per andarsene. a mio parere stiamo rischiando grossissimo disordini simili a quelli che accadono in questi giorni in medio oriente. e credo che il default è quasi inevitabile. quindi, sì, è stato avventato, però forse quello che lo avrebbe atteso qui tra qualche anno poteva essere molto peggio. io sinceramente ho un po' paura di continuare a stare qui.

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  11. È interessante leggere i vari commenti negativi qua e là. La perfezione non è di questo mondo e questa è una buona notizia, perché evita di idealizzare la meta Svezia. In ogni caso, credo che un conto sia sostenere che la foto che hanno scattato a Bar Rafaeli sia stata ritoccata per renderla più bella di com'è, altro conto è dire che lei non è bella... Insomma, capisco il discorso del bicchiere mezzo pieno per l'ottimista e mezzo vuoto per il pessimista. Ma quando ci si trova di fronte ad un bicchiere dove tutta l'acqua e già stata bevuta, come l'Italia, si può parlare poco della sostanza... Al massimo della forma del bicchiere, che sarà e resterà sempre bellissima. Magari la Svezia è un anonImo bicchiere Ikea. Ma di sicuro è bello pieno. E credetemi, sono stato gentile a definire l'Italia come un bicchiere vuoto, perché avrei anche potuto vederlo pieno, ma non di acqua...
    Scusate se mi sono dilungato e complimenti a Carlo per il blog!

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  12. Veramente non é difficile capire chi sia l'anonimo. Fateci caso, il numero IP viene da Stoccolma, quindi scrive da lí. A questo punto guarda l'email con cui a volte si registra: alexa70@libero.it. Da questo indizio sappiamo che é nata nel 1970 e viene da Torino. Questo lo si vede anche dal profilo di libero: http://spazio.libero.it/alexa.1970/

    Ora, grazie al sito http://www.birthday.se/sok/?f=Alessandra&c=Stockholm&y=1970 , vediamo come ci siano solo due Alessandre a Stoccolma nate nel 1970. Una breve ricerca su internet ti fa capire quale delle due sia. Una, infatti, ha anche un libro sull'immigrazione e sull'invisibilitá degli immigrati in svedese: http://www.kurslitteratur.se/Item/360380

    Potrebbe ovviamente non essere lei, e nel caso me ne scuso. Ma sarebbe meglio dichiararsi no?

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