giovedì 18 luglio 2013

Vissero felici e contanti

Rieccomi.
Scusate l´assenza ma sono rimasto intrappolato nella routine quotidiana da hemmafru
Devo gestire la piccola che é in vacanza (ecco un´altra idea per il prossimo post), pensare a tutti i pasti della giornata, fare il bucato, la spesa, ... Ecco: la spesa. 

Vicino a casa mia c´é un supermercato hard-discount di una famosa catena diffusa anche in Italia. Ci vado quasi tutti i giorni perché c´é sempre qualche cosetta da prendere per far funzionare la famiglia alla giornata. 
Arrivato alla cassa mi stupisco spesso di vedere gente che paga in contanti. Giá perché qui in Svezia l´uso del bancomat per effettuare i pagamenti é estremamente diffuso. A volte giustifico il fatto che nel supermercato vicino a casa mia il contante si usa un po´di piú che nel resto perché é un supermercato che non attira clientela "qualificata", diciamo cosí, e si trova pure in mezzo ad un quartiere popolare, figuratevi. 
Peró rimane comunque indubbio che il bancomat é diffusissimo anche per pagamenti irrisori e i negozianti non sono per niente infastiditi se vuoi pagare con bancomat il conto da 2 euro. O forse non lo danno a vedere. 

Io sono in Svezia da quasi un anno ed ho prelevato allo sportello solo un paio di volte. Mi porto in tasca sempre un po´di contante, perché non si sa mai, ma vermente non lo uso. Neanche quando sono andato a raccogliere le fragole in mezzo alla campagna svedese: mi sono trovato il contadino che aveva un gazebo, un tavolo con una bilancia, un registratore di cassa e il dispositivo per le carte. Eh si: queste ultime due cose vanno sempre di pari passo. Meno contante infatti comporta meno evasione fiscale. Anche qui, devo dirvi la veritá, qualcuno cerca di fare il furbo. Tipo il mese scorso che sono andato da un biciclettaio per comprare dell´olio per la catena e al momento del pagamento il titolare mi dice che purtroppo il dispositivo bancomat non funziona. Visto che serve il contante? che previdente che sono. Peró ne approffitta per non farmi lo scontrino. E io glielo ho chiesto e lui me lo ha fatto, ma visto? Succede anche qui. Non come in Italia, ma succede. 

Vabbé ma stavo dicendo del bancomat. Anche gli sportelli per ritirare i soldi sono pochi. Ne conosco alcuni in centro e basta. Sono talmente pochi, che in alcuni di essi c´é sempre coda per prelevare. Stranezze svedesi. 

Ma perché in Italia non é cosí diffuso l´uso del bancomat? la risposta sta in quello che mi ha detto un barista in centro a Vicenza l´anno scorso. A pochi giorni dall´emigrazione entro in questo lounge bar con amici, uno di quelli fighetti, mica il bar di provincia per ubriaconi. Infatti mi domandavo cosa ci facevo lí, beh, al momento del pagamento troviamo il cartello non si fanno conti separati. Cosa che qui in Svezia non ho mai visto. Forse perché non esco mai? Sicuramente, allora io mi offro di pagare con carta per tutti perché avevo solo pezzi grossi. Ma non si puó. Il titolare mi spiega che per offrire questo servizio dovrebbe munirsi di una connessione internet che gli costerebbe alcuni euro per ogni cliente che paga con carta. 
Ok, spiegazione razionale. Ma anche qui in Svezia internet si paga. E´velocissimo, ma non gratis. Sicuramente costa meno, ecco. Ma allora diciamo che se hai la clientela che te lo chiede, te lo procuri. E´un gatto che si mangia la coda. La domanda produce offerta che produce altra domanda. 


1 commento:

  1. Il barista è stato poco preciso. Il commerciante paga un canone alla propria banca per il terminale pos e una commissione SU OGNI TRANSAZIONE. Ecco dov'è l'inghippo.
    Alberto

    RispondiElimina