venerdì 9 ottobre 2015

E´morto Henning Mankell ma non la letteratura svedese


E´morto all´etá di 67 anni lo scrittore svedese Henning Mankell. Famoso per aver creato il personaggio poliziesco nominato commissario Kurt Wallander. 

Leggo su Wikipedia che Mankell trascorse 18 anni della sua vita in Mozambico ed é forse da lí che prese ispirazione per gli unici due libri che ho letto di lui. "Eldens hemlighet" era uno di questi e raccontava di una bambina africana che riesce a scappare con la madre e la sorella dalla crudeltà di banditi che hanno trucidato tutta la loro tribú. Arrivano in un paese ed é qui che riescono a trovare casa in una baracca ma poi un giorno lei e la sorella saltano per aria su una mina. La sorella muore sul colpo e lei perde le gambe. Inizia un lunghissimo e penoso periodo di riabilitazione in cui questa bambina ripete piú volte che purtroppo non potrá piú ballare e camminare come le altre. Punto: finisce cosí. Che uno pensa che da un momento all´altro arrivi il riscatto psicologico e sociale, e invece no. Insomma un normalissimo romanzo svedese. 

Poi ho letto anche il seguito che é proprio uguale. Ovviamente non é stata una mia scelta, ma sono stato costretto quando studiavo al Komvux (la scuola per adulti dove ho studiato svedese). 

Allora mia moglie ha provato piú volte a convincermi a leggere qualcos´altro della letterature moderna svedese, perché lei adora i gialli, e grazie al regalo di una amica ho comunicato a leggere un libro di una "certa" Camilla Läckberg. Nelle prime due pagine del libro si racconta di una ragazza che esce da un bosco dopo una lunga prigionia, privata della lingua, con gli occhi strappati e mutilata anche dell´udito. Finisce sotto una macchina e muore. Dopo 100 pagine non era ancora successo niente, nessuno che indagava, calma piatta. Vengono presentati decine di personaggi, ognuno con i suoi drammi e caratteri spesso di merda. A quel punto ho gettato la spugna. La letteratura svedese non fa proprio per me. Siete fortunati voi che in questo modo non vi racconto il finale come ho fatto per l´altro libro. 

Comunque mi sono convinto che non leggeró mai piú gialli svedesi in generale perché sono opere scritte da psicopatici per gente psicopatica. Chi infatti potrebbe provare piacere nel leggere un cosí elevato concentrato di disgrazie? Decine di milioni di persone mi dite voi, giudicando le vendite. Allora sono io che sono sbagliato. 

1 commento:

  1. ciao, complimenti per il tuo blog, l'ho letto davvero tutto. Mi sto per trasferire in Svezia. Quanto al tema della letteratura, davvero non ispira per niente avvicinarsi ad autori svedesi.

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