sabato 23 aprile 2016

Il vino italiano in Svezia

Siamo scesi al 77esimo posto nel mondo per libertá di stampa. Sempre peggio. Credo che la maggior parte dei problemi dell´italia siano riconducibili a questo indice, ma é un discorso lunghissimo. Diciamo che dobbiamo prendercene conto e informarci su internet, dove ci sono centinaia di blogger e siti di informazione spesso improvvisati, inadeguati e incompetenti per non dire di parte. Ce l´ho persino io un blog, fate voi. 

Ma sul web qualche bravo giornalista c´é. E´difficile scovarli, ma ci sono. 
Io ho avuto il piacere di conoscere personalmente alcune di queste rare eccezioni e un sito di informazione veneto (nel senso che si occupa di temi veneti, non per campanilismo o qualche sorta di leghismo, ma solo per circoscrivere le propria competenza d´azione) ha di recente pubblicato questo articolo qui che parla di come il consumo di vino veneto (insieme a quello toscano e friulano) sia cresciuto enormemente in questi ultimi anni in Svezia. 

La vendita di vino e di tutti gli altri alcolici in Svezia é gestita dal Systembolaget, che ha quindi il monopolio. Una cosa per noi normale come comprare vino al supermercato, qui é fantascienza. Nella cittá di Norrköping, dove vivo, ce ne sono tre di filiali del Systembolaget: uno nella zona dei centri commerciali a nord, uno in centro, e uno in un centro commerciale a sud. Punto. Se vuoi dell´alcool, lá devi andare. 

Un´altra cosa fantascientifica e pagarlo poco. Qui in Svezia l´alcool costa carissimo e le bevande alcooliche sono tassate in modo piú che proporzionale al tasso alcoolico. Quindi una birra costa poco piú che da noi, il vino sensibilmente di piú, il whisky o il rhum un certo numero di volte. 

Tutti i negozi Systembolaget seguono lo stesso stile e ordine. Ci sono tutti i vini bianchi da una parte, i vini rossi da un´altra, i superalcoolici da un´altra, spumanti e altri cosí via. Poi all´interno della categoria vini, gli scaffali sono suddivisi per paese. Quindi ci sono tutti i vini italiani messi assieme sugli stessi scaffali, poi iniziano quelli di un altro paese, etc.  E´quindi per me piacevole constatare quanti vini italiani, specialmente rossi, siano venduti. Della mia regione ce ne sono diversi, ma provengono un po´da tutte le regioni. 

Ecco perché l´articolo non mi stupisce. Ma ho voluto trovare riscontro su siti svedesi e proprio l´ente svedese di cui sopra ha pubblicato questa lista di vini rossi venduti in Svezia nel primo trimestre 2016 tra cui svetta l´Italia con il 30% del vino venduto (e in aumento).
Non male, vero? 

A proposito volete dei prezzi? Li trovate qui: ci sono 839 bottiglie italiane in vendita con il rispettivo prezzo. Ognuno ha i suoi problemi, con la differenza che voi potete berci sú. 






3 commenti:

  1. vedo che, un po' ovunque nei blog, "pane e vino" sono temi ricorrenti in voi che vi siete trasferiti nel profondo nord.
    spero che almeno baccalà e stoccafisso siano di prima qualità (ed un vicentino, immagino, dovrebbe apprezzare). certo che se manca tutto il resto anche solo per prepararli come si deve...
    vabò, vado a dare un'occhiata ai prezzi dei vini teletrasportati da quelle parti.

    buon proseguimento :)

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  2. Vero in Italia c'é un enorme problema pravda, tutte le fonti sono allineate e spesso riportano veline estere. Anche in Svezia peró su alcuni temi vige una bella censura, basta pensare che i reati commessi dagli immigrati o richiedenti asilo come volete chiamarli non vengono riportati o se riportati non si puó citare la nazionalitá del colpevole. State messi male ma proprio male pure li.

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  3. Avendo vissuto per un periodo in Svezia posso confermare che i prezzi degli alcolici sono allucinanti, e la questione che si possano acquistare solamente nei Systembolaget è un po' fastidiosa, anche se poi non c'è nulla da dire perché sono negozi ordinati e riforniti alla perfezione. Ed essendo veronese ho notato con molto piacere il grande consumo di vini veneti!

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